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ADL Cobas > Blog > Sociale > Diritto alla Casa > Padova – Di casa in casa
Diritto alla Casa

Padova – Di casa in casa

adlcobas
di adlcobas Pubblicato 13 Giugno 2023 293 Visualizzazioni 4 minuti di lettura
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4 minuti di lettura
Sindacato di Base ADL Cobas - Padova - Di casa in casa
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Donne del gruppo Lotto Insieme a fianco di Elizabeth contro lo sfratto
Oggi 13 giugno come gruppo donne LOTTO INSIEME siamo a fianco di Elizabeth e Okechukwu una famiglia nigeriana con 3 bambini minori sulle spalle e sulla quale grava una sentenza di sfratto.
E dunque? che c’è di nuovo? E’ una storia come tante direte voi e, purtroppo, è assolutamente e vergognosamente vero, l’unica cosa diversa dal solito è che noi siamo un gruppo di  donne un gruppo di lavoratrici soprattutto migranti, che da poco più di una anno ha dato vita ad un percorso che, a partire dalla convivialità e dall’aiuto reciproco, vuole portare all’acquisizione di una maggiore autonomia e quindi libertà (formazione in ambito di diritti, aiuto nel percorso per ottenere la patente di guida, risoluzione di problemi comuni dell’essere donne, migranti e con grosse difficoltà a far fronte al caro vita).
ELIZABETH è parte di questo gruppo, vive a Padova in via Moroni in una casa Ater, arriva in Italia alla fine degli anni ‘90 e subito il suo percorso la porta a Padova.
Inizialmente vive in via Anelli poi, di casa in casa, finalmente nel 2010 arriva, tra molte difficoltà, l’assegnazione di una Casa Ater.
Il marito non ha mai trovato lavori stabili (soprattutto a causa di vari problemi di salute), Elizabeth invece ha quasi sempre lavorato – nell’ultimo periodo fa diversi lavori di pulizie tra questi c’è anche quello per l’Agenzia delle Entrate –  e il suo stipendio complessivo è di circa 1.100,00 € al mese.
E’ evidente che i soldi non sono assolutamente sufficienti per vivere in 5. Nonostante questo, ELIZABETH non perde mai il sorriso.
Dopo una decina di anni il canone di locazione aumenta e, a metà del 2021, Elizabeth non riesce più a pagare un affitto pieno.
Oggi la palazzina ATER deve essere liberata per poter essere ristrutturata ed ELIZABETH chiede di non essere lasciata in strada e noi, assieme a lei, diciamo che nessunx dovrebbe mai trovarsi a vivere in strada e gridiamo a gran voce: DI CASA in CASA.!!!                                                                                                     
Perché ELIZABETH  possa trovare una casa anche non Ater dove poter vivere, purché l’affitto sia misurato sulle sue possibilità.
Il Comune lo sa, l’Ater lo sa, tutti lo sanno da troppo tempo, eppure ci sono tantissime case vuote, case in attesa di fondi per essere sistemate. L’emergenza casa resta un’emergenza e la gente ancora deve lottare per un diritto essenziale. La casa è  fondamentale per vivere, punto!!!
Abbiamo richiesto un incontro urgente con Ater  e auspichiamo come altri, un tavolo di confronto tra tutti i soggetti coinvolti: Comune, Ater,  associazioni e gruppi che si occupano del problema casa, perché solo la convergenza e il lavoro in rete può portare ad un reale miglioramento del problema abitativo.

Sindacato di Base ADL Cobas - Padova - Di casa in casa
Padova - Di casa in casa Donne del gruppo Lotto Insieme a fianco di Elizabeth contro lo sfrattoOggi 13 giugno come gruppo donne LOTTO INSIEME siamo a fianco di Elizabeth e Okechukwu una famiglia nigeriana con 3 bambini minori sulle spalle e sulla quale grava una sentenza di sfratto.E dunque? che c’è di nuovo? E’ una storia come tante direte voi e, purtroppo, è assolutamente e vergognosamente vero, l’unica cosa diversa dal solito è che noi siamo un gruppo di  donne un gruppo di lavoratrici soprattutto migranti, che da poco più di una anno ha dato vita ad un percorso che, a partire dalla convivialità e dall’aiuto reciproco, vuole portare all’acquisizione di una maggiore autonomia e quindi libertà (formazione in ambito di diritti, aiuto nel percorso per ottenere la patente di guida, risoluzione di problemi comuni dell’essere donne, migranti e con grosse difficoltà a far fronte al caro vita).ELIZABETH è parte di questo gruppo, vive a Padova in via Moroni in una casa Ater, arriva in Italia alla fine degli anni ‘90 e subito il suo percorso la porta a Padova.Inizialmente vive in via Anelli poi, di casa in casa, finalmente nel 2010 arriva, tra molte difficoltà, l’assegnazione di una Casa Ater.Il marito non ha mai trovato lavori stabili (soprattutto a causa di vari problemi di salute), Elizabeth invece ha quasi sempre lavorato – nell’ultimo periodo fa diversi lavori di pulizie tra questi c’è anche quello per l’Agenzia delle Entrate –  e il suo stipendio complessivo è di circa 1.100,00 € al mese.E’ evidente che i soldi non sono assolutamente sufficienti per vivere in 5. Nonostante questo, ELIZABETH non perde mai il sorriso.Dopo una decina di anni il canone di locazione aumenta e, a metà del 2021, Elizabeth non riesce più a pagare un affitto pieno.Oggi la palazzina ATER deve essere liberata per poter essere ristrutturata ed ELIZABETH chiede di non essere lasciata in strada e noi, assieme a lei, diciamo che nessunx dovrebbe mai trovarsi a vivere in strada e gridiamo a gran voce: DI CASA in CASA.!!!                                                                                                     Perché ELIZABETH  possa trovare una casa anche non Ater dove poter vivere, purché l’affitto sia misurato sulle sue possibilità.Il Comune lo sa, l’Ater lo sa, tutti lo sanno da troppo tempo, eppure ci sono tantissime case vuote, case in attesa di fondi per essere sistemate. L’emergenza casa resta un’emergenza e la gente ancora deve lottare per un diritto essenziale. La casa è  fondamentale per vivere, punto!!!Abbiamo richiesto un incontro urgente con Ater  e auspichiamo come altri, un tavolo di confronto tra tutti i soggetti coinvolti: Comune, Ater,  associazioni e gruppi che si occupano del problema casa, perché solo la convergenza e il lavoro in rete può portare ad un reale miglioramento del problema abitativo.
Sindacato di Base ADL Cobas - Padova - Di casa in casa
Padova - Di casa in casa Donne del gruppo Lotto Insieme a fianco di Elizabeth contro lo sfrattoOggi 13 giugno come gruppo donne LOTTO INSIEME siamo a fianco di Elizabeth e Okechukwu una famiglia nigeriana con 3 bambini minori sulle spalle e sulla quale grava una sentenza di sfratto.E dunque? che c’è di nuovo? E’ una storia come tante direte voi e, purtroppo, è assolutamente e vergognosamente vero, l’unica cosa diversa dal solito è che noi siamo un gruppo di  donne un gruppo di lavoratrici soprattutto migranti, che da poco più di una anno ha dato vita ad un percorso che, a partire dalla convivialità e dall’aiuto reciproco, vuole portare all’acquisizione di una maggiore autonomia e quindi libertà (formazione in ambito di diritti, aiuto nel percorso per ottenere la patente di guida, risoluzione di problemi comuni dell’essere donne, migranti e con grosse difficoltà a far fronte al caro vita).ELIZABETH è parte di questo gruppo, vive a Padova in via Moroni in una casa Ater, arriva in Italia alla fine degli anni ‘90 e subito il suo percorso la porta a Padova.Inizialmente vive in via Anelli poi, di casa in casa, finalmente nel 2010 arriva, tra molte difficoltà, l’assegnazione di una Casa Ater.Il marito non ha mai trovato lavori stabili (soprattutto a causa di vari problemi di salute), Elizabeth invece ha quasi sempre lavorato – nell’ultimo periodo fa diversi lavori di pulizie tra questi c’è anche quello per l’Agenzia delle Entrate –  e il suo stipendio complessivo è di circa 1.100,00 € al mese.E’ evidente che i soldi non sono assolutamente sufficienti per vivere in 5. Nonostante questo, ELIZABETH non perde mai il sorriso.Dopo una decina di anni il canone di locazione aumenta e, a metà del 2021, Elizabeth non riesce più a pagare un affitto pieno.Oggi la palazzina ATER deve essere liberata per poter essere ristrutturata ed ELIZABETH chiede di non essere lasciata in strada e noi, assieme a lei, diciamo che nessunx dovrebbe mai trovarsi a vivere in strada e gridiamo a gran voce: DI CASA in CASA.!!!                                                                                                     Perché ELIZABETH  possa trovare una casa anche non Ater dove poter vivere, purché l’affitto sia misurato sulle sue possibilità.Il Comune lo sa, l’Ater lo sa, tutti lo sanno da troppo tempo, eppure ci sono tantissime case vuote, case in attesa di fondi per essere sistemate. L’emergenza casa resta un’emergenza e la gente ancora deve lottare per un diritto essenziale. La casa è  fondamentale per vivere, punto!!!Abbiamo richiesto un incontro urgente con Ater  e auspichiamo come altri, un tavolo di confronto tra tutti i soggetti coinvolti: Comune, Ater,  associazioni e gruppi che si occupano del problema casa, perché solo la convergenza e il lavoro in rete può portare ad un reale miglioramento del problema abitativo.
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Padova - Di casa in casa Donne del gruppo Lotto Insieme a fianco di Elizabeth contro lo sfrattoOggi 13 giugno come gruppo donne LOTTO INSIEME siamo a fianco di Elizabeth e Okechukwu una famiglia nigeriana con 3 bambini minori sulle spalle e sulla quale grava una sentenza di sfratto.E dunque? che c’è di nuovo? E’ una storia come tante direte voi e, purtroppo, è assolutamente e vergognosamente vero, l’unica cosa diversa dal solito è che noi siamo un gruppo di  donne un gruppo di lavoratrici soprattutto migranti, che da poco più di una anno ha dato vita ad un percorso che, a partire dalla convivialità e dall’aiuto reciproco, vuole portare all’acquisizione di una maggiore autonomia e quindi libertà (formazione in ambito di diritti, aiuto nel percorso per ottenere la patente di guida, risoluzione di problemi comuni dell’essere donne, migranti e con grosse difficoltà a far fronte al caro vita).ELIZABETH è parte di questo gruppo, vive a Padova in via Moroni in una casa Ater, arriva in Italia alla fine degli anni ‘90 e subito il suo percorso la porta a Padova.Inizialmente vive in via Anelli poi, di casa in casa, finalmente nel 2010 arriva, tra molte difficoltà, l’assegnazione di una Casa Ater.Il marito non ha mai trovato lavori stabili (soprattutto a causa di vari problemi di salute), Elizabeth invece ha quasi sempre lavorato – nell’ultimo periodo fa diversi lavori di pulizie tra questi c’è anche quello per l’Agenzia delle Entrate –  e il suo stipendio complessivo è di circa 1.100,00 € al mese.E’ evidente che i soldi non sono assolutamente sufficienti per vivere in 5. Nonostante questo, ELIZABETH non perde mai il sorriso.Dopo una decina di anni il canone di locazione aumenta e, a metà del 2021, Elizabeth non riesce più a pagare un affitto pieno.Oggi la palazzina ATER deve essere liberata per poter essere ristrutturata ed ELIZABETH chiede di non essere lasciata in strada e noi, assieme a lei, diciamo che nessunx dovrebbe mai trovarsi a vivere in strada e gridiamo a gran voce: DI CASA in CASA.!!!                                                                                                     Perché ELIZABETH  possa trovare una casa anche non Ater dove poter vivere, purché l’affitto sia misurato sulle sue possibilità.Il Comune lo sa, l’Ater lo sa, tutti lo sanno da troppo tempo, eppure ci sono tantissime case vuote, case in attesa di fondi per essere sistemate. L’emergenza casa resta un’emergenza e la gente ancora deve lottare per un diritto essenziale. La casa è  fondamentale per vivere, punto!!!Abbiamo richiesto un incontro urgente con Ater  e auspichiamo come altri, un tavolo di confronto tra tutti i soggetti coinvolti: Comune, Ater,  associazioni e gruppi che si occupano del problema casa, perché solo la convergenza e il lavoro in rete può portare ad un reale miglioramento del problema abitativo.

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L’ADL Cobas (come “associazione difesa lavoratori”) nasce nel 1992 dall’esperienza politica e sociale sviluppatasi lungo il decennio degli anni 80 nella Bassa Padovana attorno alle lotte contro la ristrutturazione, il decentramento, i licenziamenti, la precarizzazione del lavoro e la devastazione ambientale in quei territori. 


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