In attesa delle linee guida ufficiali, Azzolina è riuscita a compattare un ampio fronte di indignati.
Si ricorre all’autonomia dei presidi in continuità con i piani di aziendalizzazione dettati da Confindustria e si pensa di impiegare, illegalmente, volontari e associazioni per sostituire lavoratrici e lavoratori e le loro professionalità.
Anziché rispondere strutturalmente all’annoso problema delle classi pollaio, è prevista la formazione di gruppi classe, aggregazioni di studenti di anni diversi sulla base della stessa disciplina e turnazioni improbabili.
Un minestrone indigesto che non garantirà il servizio minimo e il diritto a ricevere un’istruzione di qualità.
Si procederà, dunque, ad alimentare una profonda disparità, emersa drammaticamente con la DAD, tra territori e istituti scolastici economicamente più avanzati e le periferie cittadine e nazionali schiacciate dalla liberalizzazione di un diritto che dovrebbe essere considerato universale.
Sul piano della sicurezza e della salute nessuna risposta se non quella di cercare ospitalità in cinema e teatri per aggirare il sovraffollamento dei plessi scolastici.
Non un’indicazione sui dispositivi di sicurezza nè sul ripristino dei presidi sanitari interni, tagliati dallo smantellamento del servizio sanitario pubblico che ha reso la Lombardia capitale europea di Covid.
Nessun accenno alla gestione mense e al futuro delle scodellatrici esternalizzate e ancora in attesa del FIS.
Neanche un euro in più, rispetto alle miserevoli risorse stanziate, per garantire una ripresa in sicurezza che sappia garantire il diritto allo studio, a partire dai disabili totalmente dimenticati, con il diritto alla salute.
Come ADL Cobas Lombardia continuiamo a sostenere che non potrà essevi riapertura in sicurezza senza stabilizzare le lavoratrici e i lavoratori della scuola attraverso un piano di assunzioni straordinarie per titoli e servizi.
Pretendiamo investimenti certi che garantiscano l’aumento dell’organico e la diminuzione degli studenti per classe.
Esigiamo la messa in sicurezza degli edifici e la requisizione di nuovi stabili scolastici.
Vigileremo e lotteremo contro qualsiasi tentativo di esternalizzare il lavoro docente e ATA e rimarremo al fianco delle educatrici e degli educatori, degli studenti e delle studentesse e di tutte le famiglie affinché la scuola riparta in sicurezza e torni ad essere uno spazio garantito di libertà, relazione, crescita e costruzione della giustizia sociale.
ADL Cobas Scuola-Lombardia
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