In sede di trattativa è iniziata la discussione per il nuovo ccdi (contratto collettivo decentrato integrativo). Al tavolo del 10 maggio si è iniziato ad affrontare il tema delle progressioni verticali. L’Amministrazione ha comunicato di voler dividere in parti uguali le 2019 progressioni verticali tra le tre famiglie, salvo aggiustamenti in base alle esigenze di personale.
Nei prossimi incontri del 17 e 19 maggio si dovrebbe iniziare a entrare nel merito di quali sono le progressioni da attuare e quali i criteri generali per la valutazione dei requisiti.
Dalle osservazioni delle varie parti e da quello che si dice “nei corridoi”, sentiamo puzza di fregatura per il settore scolastico educativo e quindi ci teniamo a porre all’attenzione alcuni aspetti sull’applicazione del Contratto Nazionale.
Il CCNL dice che il personale insegnante ed educativo va collocato in fase transitoria dell’applicazione del ccnl nell’area degli istruttori amministrativi, ma successivamente parla della loro progressione verticale nell’area dei funzionari. Nell’allegato A al CCNL infatti questi due profili professionali, insieme a quella del coordinatore pedagogico compaiono nell’elenco dei profili appartenenti all’area dei funzionari.
La progressione del personale educativo e scolastico nell’area dei funzionari è dovuta e deve essere applicata in conseguenza dell’innalzamento del titolo di studio, dal diploma alla laurea, per accedere a questi profili professionali e quindi dovrebbe interessare tutta la categoria. Va definito pertanto un percorso scaglionato di progressioni verticali, a fianco dei concorsi pubblici, in base al fabbisogno di personale secondo l’art 15 del CCNL.
Nel CCNL non si parla dei funzionari educativi, ma di coordinatori pedagogici, che comunque stanno nell’area dei funzionari e leggendo l’art 94bis, che definisce ruolo e compiti, si capisce che questi sono esattamente gli stessi e quindi sovrapponibili. All’area dei funzionari poi potranno essere conferiti incarichi e posizioni di EQ.
Ora il rischio è che decidano di fare solo delle progressioni nell’area dei funzionari per un tot di insegnanti ed educatrici per ricoprire il ruolo di coordinatore pedagogico/funzionario educativo, lasciando quindi tutta la categoria nell’area degli istruttori.
Questa sarebbe l’ennesima beffa nei confronti di questa categoria professionale che sarebbe l’unica per cui i titoli di accesso sono superiori a quelli dell’accesso all’area degli istruttori per le altre famigli professionali!
Inoltre in questo modo, tenendo nella categoria sottostante detto personale, i coordinatori pedagogici rientreranno nell’area dei funzionari senza necessariamente dover aver attribuita l’elevata qualifica che verrà attribuita solo a chi coordina i coordinatori. Ed ancora una volta questo personale, sarà un caso, in maggioranza femminile, si troverà a svolgere mansioni superiori non riconosciute da un giusto inquadramento e retribuzione
Come ADL COBAS riteniamo che questo sia inaccettabile e invitiamo le lavoratrici ed i lavoratori a far sentire la propria voce e non lasciare che questa contrattazione prenda la piega sopra descritta. Ne vale del riconoscimento della professionalità e dell’adeguamento delle retribuzioni, di tutto il personale educativo ed insegnante e dei funzionari/coordinatori pedagogici.
NON FACCIAMOCI TRATTARE MALE!!!
Prossimo tavolo convocato per giovedì 18 maggio ore 9.30