Scuola e università contro il DDL sicurezza
Lettera aperta allɜ docenti verso il Corteo nazionale del 14 dicembre a Roma
https://forms.gle/HGBceDfQz7ELL67b7
Siamo docenti della scuola primaria e secondaria, ci rivolgiamo allɜ lavoratorɜ della scuola di ogni ordine e grado, dell’università e ai sindacati della scuola Flc Cgil e Cobas Scuola.
Il 14 dicembre a Roma si terrà un corteo nazionale contro il DDL Sicurezza, che è stato approvato dalla Camera dei Deputati a settembre e che sarà discusso in Senato a breve. Dopo anni si tratta di un corteo plurale, orizzontale, frutto di un’assemblea nazionale partecipata, uno spazio pubblico non identitario.
Come lavoratorɜ della conoscenza riteniamo sia importante prendere posizione su questo DDL che ci preoccupa sia per la criminalizzazione del dissenso, sia per l’attacco che costituisce verso le categorie più fragili della popolazione: poveri e migranti.
Il DDL sicurezza di fatto criminalizza le manifestazioni e sanziona la resistenza passiva prospettando un modello di Stato che non vuole gestire il dissenso dei propri cittadini con misure proporzionate alle azioni di protesta, ma annullarlo. Per questo il DDL sicurezza, oltre a rivelarsi inadeguato nella gestione dei conflitti sociali presenti nel nostro Paese, ci appare come un attacco frontale alla nostra democrazia, di fronte al quale non possiamo restare indifferenti.
Il tutto si inserisce in un processo già in atto di limitazione della libertà di manifestare il proprio pensiero. Si pensi alla gestione intransigente delle proteste per richiamare l’attenzione sul cambiamento climatico, vera emergenza del nostro tempo, posta sempre più in secondo piano.
Come insegnanti, siamo preoccupati delle ripercussioni che questa visione avrà anche nel mondo della scuola. Pensiamo ad esempio a come è stato rafforzato il voto di condotta nella scuola secondaria, con gravi conseguenze sul percorso scolastico dellɜ studentɜ. Come docenti, troviamo che le criticità che emergono nei percorsi educativi non possano essere risolte efficacemente con un appiattimento numerico, ma solo con lo stanziamento delle risorse necessarie e il miglioramento delle infrastrutture.
Analogamente troviamo grave che nelle nuove linee guida per l’educazione civica non ci siano riferimenti all’educazione affettiva e sessuale, a fronte di più di 100 femminicidi, lesbicidi e transcidi avvenuti dall’inizio dell’anno. Il ministero dell’interno stesso documenta che tra questi 100, 88 casi di femminicidio sono avvenuti in ambito familiare e in 52 ad opera del partner o ex partner (dati del 24 novembre 2024). È urgente fornire intervenire capillarmente e sistematicamente nel percorso educativo per prevenire la violenza di genere.
La scuola è per noi luogo di riflessione e costruzione del pensiero critico, che sempre più viene stigmatizzato e la cui espressione viene limitata in nome del bisogno di sicurezza. Vogliamo quindi riappropriarci della parola sicurezza, che per noi è costruire comunità che includono e discutono, che forniscono gli strumenti per costruire un futuro al sicuro dalla povertà, dalle discriminazioni e dall’emergenza climatica.
Per questo auspichiamo il sostegno e – per chi ne ha la possibilità – la partecipazione alle mobilitazioni contro il DDL sicurezza e alla manifestazione del 14 dicembre, a cominciare dalla sottoscrizione di questo appello.
Chiediamo ai sindacati FLC Cgil e Cobas Scuola del Veneto di fornirci i mezzi per poter partecipare alla manifestazione del 14 dicembre come categoria, allestendo un autobus e aprendo una campagna di adesioni
Per approfondire: https://sbilanciamoci.info/nasce-il-movimento-contro-il-ddl-sicurezza/
https://forms.gle/HGBceDfQz7ELL67b7
Mario Cogo, docente scuola secondaria di I grado, Padova, iscritto FLC – CGIL
Alberto De Rosso, docente scuola secondaria di II grado, Verona
Giulia Finocchiaro, docente scuola primaria, Padova
Melania Pavan, docente precaria scuola primaria, Treviso
Ilaria Ruggiero, docente precaria scuola secondaria, Padova, iscritta Cobas Scuola
Marta Sottoriva, docente precaria scuola secondaria, Venezia
Arianna Volpini, docente scuola secondaria di I grado, Padova, iscritta FLC – CGIL