Come da mandato dell’assemblea di metà dicembre, è stata siglata l’ipotesi di contratto decentrato integrativo per i dipendenti del Comune di Padova, ipotesi che è stata ratificata alla fine del mese una volta compiuti tutti passaggi amministrativi necessari.
E’ un contratto decentrato che non ci piace, che parte da un accordo nazionale siglato in aprile che è portatore di molte criticità, di molte carenze, di una normativa penalizzante e sopratutto di pochissime risorse economiche.
E’ un contratto decentrato, come abbiamo già detto in assemblea, pessimo, che non ripiana il deficit generato da 9 anni di vacanza contrattuale e di blocco della contrattazione, un contratto quindi, che ci ha costretto a cercare di salvare il salvabile, a dover discutere di un nuovo integrativo con regole e regolette imposte che spesso vanno nella direzione di peggiorare la situazione precedente.
Di conseguenza, abbiamo cercato di ridurre il danno per il 2018 al minimo possibile e quindi la differenza per il 2017 sarà di circa 140/160 euro in meno a testa, soldi che speriamo di recuperare con il prossimo anno grazie ai piani di razionalizzazione messi in campo, ma speriamo anche di riuscire a mettere in campo ulteriori progetti per i vari settori in grado di rimpolpare il salario di ciascuno di noi.
Rispetto alle novità, segnaliamo che le “vecchie” indennità di rischio e disagio sono state abolite. Dal mese di Gennaio 2019 vengono sostituite da una unica Indennità condizioni di lavoro, che avrà una diversa monetizzazione a seconda della tipologia di attività:
– Attività a rischio infortunistico alto (2.80 euro/giorno) per lavoratori impiegati in attività che afferenti all’uso sostanze chimiche tossiche nocive, all’esposizione diretta a gas di scarico o bitumi, a impianti e linee elettriche, a movimentazioni manuali di carichi in magazzino, cantiere od officina, all’esposizione a rumore e vibrazione (in cantiere od officina), alla verniciatura, saldatura, restauro e laboratori fotografici, alla funzione di cuoco o guardia giurata.
Attività esposte a rischio infortunistico medio (2.10 euro/giorno) connessa a prestazioni che comportano rischi per la salute del lavoratore che opera in condizioni climatiche o ambientali difficili (tecnici ed operai).
Attività esposte a rischio socio/ambientale (2.00 euro/giorno) per personale che esercita ruolo di assistente sociale
Attività disagiate (1.90 euro/giorno) in questa condizione sono comprese varie tipologie di attività (messi, custodi cimiteriali, centralinisti, ai rilevatori prezzi, tecnici ed operai non ricompresi nel primo punto, sportellisti del settore servizi sociali addetti al segretariato sociale, guardia giurata in servizio notturno, addetti alla cucina, archivisti presso l’archivio generale).
Attività per maneggio valori
Con un tetto minimo di denaro maneggiato (5.000,00 euro), proporzionale al valore maneggiato e per le sole giornate di effettivo e diretto maneggio.
La produttività collettiva viene sostituita dalla Performance Organizzativa, che consentirà ai dirigenti di differenziare tra dipendenti che hanno contribuito significativamente (1° fascia con il 100% del valore del premio) al raggiungimento degli obiettivi di performance del settore di appartenenza e dipendenti che hanno vi hanno semplicemente contribuito (2° fascia con l’80% del valore del premio). L’attribuzione dell’importo di seconda fascia può essere disposta al massimo al 10% dei dipendenti che abbiano conseguito le valutazioni più basse nel settore .
Sono state inoltre modificate le decurtazioni legate al cumulo di altre forme di incentivazione (Legge Merloni, Avvocatura…) con un dimezzamento delle percentuali di decurtazione previste dal Contratto Decentrato dello scorso anno.
Inoltre nel premio legato alla Performance Individuale viene introdotto un nuovo parametro, così come previsto all’art.69 del nuovo CCNL, che prevede una maggiorazione del 30% rispetto al valore medio pro capite ai dipendenti che nell’anno di riferimento abbiano conseguito una valutazione della performance individuale più alta, opportunamente questa percentuale che il contratto prevede fino ad un massimo del 10% la si è limitata al 1% del settore. In sostanza, a seconda della sua consistenza numerica , in ciascun Settore verrà attribuito un premio maggiore da 1 a 4 persone.
Questi sono i punti principali di questo accordo che vale fino al 2020, ma bisogna sottolineare anche che si prevede di verificare importi e modalità di erogazione delle Indennità condizioni di lavoro entro il mese di Aprile.
In merito all’indennità spettante per servizio esterno alla polizia municipale così come previsto all’art.14 del Contratto nazionale tale indennità verrà stabilita entro il mese di gennaio.
Vi sono inoltre altri articoli che vanno nella direzione di implementare la possibilità di ricavare risorse da specifici progetti e che quindi prevedono un lavoro specifico da parte dei dirigenti con un coinvolgimento anche dei dipendenti dei settori, inoltre si prevede a differenza di quanto avvenuto per il 2018 di attivare Piani di Razionalizzazione della spesa i cui effetti coinvolgano tutto il personale.
Questo molto sinteticamente, è il nuovo Contratto Collettivo Integrativo che anche noi di ADL Cobas abbiamo siglato, cercando di affievolire nei limiti del possibile gli aspetti negativi di un pessimo Contratto Nazionale. Da parte nostra vigileremo per garantire una applicazione il più equa possibile.