Lunedì 28 ottobre incontro all’Aran sul CCNL Funzioni Centrali e possibile firma accettando aumenti del 5,78% e non per tutti…
Nella Finanziaria in corso di approvazione, in attesa di leggere davvero un testo che finora non esiste, ci sono tagli di 4 miliardi complessivi ripartiti tra ministeri, enti locali, servizi sociali, welfare e il definanziamento relativo alla sanità.
Per i contratti del pubblico impiego il Governo investe su aumenti ridicoli del 5,78% per il triennio 2022-2024 ( in cui l’inflazione è stata del 16%) a cui si aggiunge lo 0,22% per il salario accessorio e per il CCNL successivo ossia del triennio 2025-27 è previsto un 2% all’anno per arrivare ad un complessivo 6%.
E’ facile dimostrare che questi aumenti non si avvicinano nemmeno a quanto mangiato dall’inflazione e che nel settore privato sono stati invece ottenuti aumenti rispettivamente del 17,5% (metalmeccanici), 13,5% (bancari),10,5% (grafici)…
E’ facile dimostrare che il gettito irpef quest’anno è aumentato di 12 miliardi, ma l’irpef la pagano lavoratori e pensionati dunque le ulteriori risorse potrebbero essere prese da li.
E’ facile dimostrare che anticipare le risorse che sono stanziate per i ccnl 2025-2027 (ossia per un totale del 6%) sarebbe tecnicamente possibile se ci fosse la volontà politica di farlo. E’ facile dimostrare che ì 3,5 miliardi ottenuti dalle Banche non sono una tassazione ma semplicemente è l’ anticipare quanto dovrebbero versare e che invece si potrebbero tassare i loro extraprofitti!
Mobilitiamoci e lottiamo per il pieno recupero del potere d’acquisto perduto negli anni della mega-inflazione, del blocco salariale e dei CCNL del pubblico impiego a perdere!