Padova,10/10/2016
Facciamo esprimere i lavoratori con assemblee unitarie nei posti di lavoro, il contratto riguarda tutti, tutti devono essere consultati!
Da 7 anni siamo senza contratto : se si vuole far ripartire l’economia e i consumi è da qui che si deve ripartire, dal rinnovare i contratti scaduti sia nel pubblico che nel privato (logistica ecc.), stanziando risorse vere per poter recuperare gli anni di vacanza contrattuale!
Non vogliamo inciuci :
18 mld spesi ( regalati) per gli sgravi fiscali alle imprese per il Jobs Act con il triste risultato di essere passati dai contratti atipici al boom del pagamento con i voucher !
10 mld spesi per quei famosi 80€ , come mancetta pre-elettorale, che sono entrati nella busta paga solo di alcuni e per la porta di servizio, come intervento di natura esclusivamente fiscale, senza avere alcun riflesso di natura pensionistica o previdenziale;
2 mld , largamente insufficienti, e la proposta indecente dell’APE (ossia indebitarsi con le banche) per i pensionati, come mancetta questa volta pre-referendum del 4 dicembre già accettati da CGIL,CISL,UIL;
900 milioni, per il triennio 2016-2018, fino ad oggi ne avevano proposto 300, per fare il contratto di 3.000.000 di dipendenti pubblici, su cui la Corte Costituzione già 18 mesi fa aveva dichiarato illegittimo il blocco che dura ormai da 7 anni , quando l’ordine di grandezza dovrebbe partire almeno da 7 miliardi ( stime confederali assolutamente al ribasso) : di cosa stiamo parlando Ministro Madia? evidentemente di briciole, non di un contratto vero!
Nel contempo abbiamo assistito allo spreco del denaro pubblico per grandi opere dannose o semplicemente inutili e fonte di corruzione (Tav, Mose, Expo…e ora si parla anche del Ponte sullo Stretto di Messina…) .
Non vogliamo inciuci:
non vogliamo che i soliti noti , firmino un contratto che poi vale per tutti:
se gli aumenti non sono per tutti e non partono da un recupero dei 7 anni di blocco contrattuale ;
se l’aumento non è in paga base ma sulla produttività;
se l’aumento viene barattato con l’aumento dell’orario di lavoro;
se viene applicata l’esclusione per legge del 30% dei lavoratori dal salario accessorio come previsto dalla Brunetta;
se non vengono stabilizzati i precari e non si riparte dalle reinternalizzazioni e con le assunzioni per avere un pubblico impiego giovane e motivato per un miglioramento dei servizi pubblici che sono un bene comune;
se applicano il liberticida accordo del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza che riguarda il privato al pubblico impiego, anzi deve essere ampliata la democrazia nei posti di lavoro, non è possibile, per esempio, che organizzazioni sindacali che eleggono nella rsu propri candidati non abbiano diritto di parola e di agibilità nel proprio posto di lavoro!
se,se,se ….tutti questi se vogliamo siano i lavoratori a declinarli nelle assemblee nei posti di lavoro.
Riteniamo un segnale positivo e da estendere le assemblee sul contratto indette unitariamente dalle rsu di alcuni Uffici Pubblici di Padova (Agenzia delle Entrate, Tribunale cc.) o in mancanza della indizione unitaria la volontà comunque di consultare i lavoratori tramite un questionario come la nostra O.S. sta attuando nel Comune di Padova e in altri Uffici. Solo uniti si può creare uno sciopero generale nel pubblico impiego che realmente , cosi come i lavoratori francesi ci hanno mostrato con le loro mobilitazioni , incida sul dibattito politico nel nostro Paese e sia all’altezza di portare a casa dei risultati.
Per quello che sono le nostre forze, come ADL COBAS, attraverseremo nei nostri territori tutti quei momenti di mobilitazione che vedano una aggregazione significativa di lavoratori sui punti che abbiamo sopraindicati. Siamo altresì’ coscienti che non sono sufficienti i ricorsi alle più svariate sedi giurisdizionali, ma che solo la lotta e l’unità tra lavoratori può vincere.
Facciamo nostro lo slogan delle lotte nel settore della logistica: tocca uno, tocca tutti!
ADL Cobas