24 maggio, secondo sciopero globale per il clima: siamo sicuri che
debba riguardare solo gli studenti?
Fare sindacato all’interno dei posti di lavoro significa solo parlare delle condizioni lavorative e considerare l’ambiente in cui viviamo come un qualcosa di secondario, staccato dalle lotte sindacali? Fridays for Future (venerdi’ per il futuro) è un movimento nato dal basso e in modo spontaneo, come risposta solidale all’attivismo climatico di Greta Thumberg, la 16enne svedese che dall’agosto del 2018 ha iniziato a manifestare ogni venerdì davanti al Parlamento del suo Paese. Venerdì 15 marzo lo sciopero degli studenti per il clima è stato ribattezzato ‘Global Strike’ e in quel giorno i giovani di tutto il mondo, dalla Svezia all’Australia, passando ovviamente per l’Italia, sono scesi in piazza per chiedere ai governanti della Terra provvedimenti seri contro il riscaldamento climatico, per correre ai ripari prima che sia davvero troppo tardi. Venerdì 15 Marzo sono scesi in piazza in più di 20000 solo a Padova, 400000 in tutta Italia. Senza dubbio si puo’ dire che sia stato un grandissimo successo, ma pur sempre un piccolo passo avanti nella lotta ai cambiamenti climatici. I risultati? Il tema della crisi ambientale, forse per la prima volta, ha avuto il risalto mediatico che merita. La classe politica ha risposto porgendo orecchie da mercante o ipocriti ammiccamenti, ma continuando a non dare risposte concrete, le uniche che ci interessano. Per questo la lotta ai cambiamenti climatici non si è mai fermata e non si fermerà. Il 24 Maggio gli studenti scenderanno nuovamente in piazza, a Padova, in tutta Italia, in tutto il Mondo, per il secondo sciopero globale contro i cambiamenti climatici. Mercoledì 15 maggio alle ore 16.00 FridayForFuture Veneto presso il Polo di Psicologia di via Venezia 12 a Padova ha indetto l’assemblea regionale. Come Adl Cobas abbiamo indetto nel Veneto lo sciopero nel pubblico impiego nella giornata del 24 Maggio perchè “Cambiare il sistema, non il clima” riguarda tutti, anche noi dipendenti pubblici, perchè per noi il problema non è solo l’ottenere gli aumenti contrattuali e le progressioni di carriera e la “provocazione” di indire uno sciopero per il clima nei posti di lavoro, a nostro avviso, significa affermare che prima del profitto vengono salute e ambiente.