Hanno deciso di dichiarare lo stato di agitazione e chiedere subito l’intervento della Prefettura perchè intervenga contro l’azienda, ritenuta responsabile di scelte «totalmente arbitrarie» e, secondo il sindacato Adl Cobas Treviso, «contrarie alle regole imposte dalla legge».
Sono le trenta lavoratrici al servizio di Serenissima, l’azienda che ogni giorno fornisce i pasti all’ospedale Ca’ Foncello, per conto dell’Usl9. «Il 31 maggio scorso con meno di 24 ore di anticipo, l’azienda Serenissima ha cambiato unilateralmente gli orari di lavoro di tutte, aumentando i giorni di lavoro e diminuendo i riposi a partire dal primo giugno», spiega Sergio Zulian, segretario Adl Cobas Treviso.
Tutte e trenta le lavoratrici dispongono di un contratto part time che prevede quattro giorni lavorativi e due di riposo. L’azienda – che già sta utilizzando dallo scorso anno i contratti di solidarietà – avrebbe però deciso di modificarli, con pochissimo preavviso e senza concordare i cambiamenti con le lavoratrici. «Ha imposto loro sei giorni lavorativi e due di riposo. Un cambiamento importante, soprattutto se considerato che sono donne che devono conciliare il lavoro con gli impegni familiari se non addirittura con un’altra occupazione».
Per questo le lavoratrici hanno deciso di manifestare ieri davanti all’ospedale Ca’ Foncello. «Da quando l’azienda Usl 9 ha affidato tutti i servizi alla società Ospedal Grando, che dovrebbe realizzare la Cittadella della Salute, stiamo assistendo solo a tentativi di tagli dei costi e dei servizi, con estrema arroganza e con disagi per tutti», conclude Zulian, «È necessario l’immediato intervento del direttore generale dell’azienda Usl numero 9, così come abbiamo già chiesto la convocazione in Prefettura, per obbligare la società Serenissima a ritirare immediatamente l’ingiusto provvedimento».
Tratto dalla Tribuna di Treviso