Dopo l’iniziativa sindacale davanti all’azienda del 13 giugno scorso ed il presidio informativo davanti alla prefettura di Rovigo, durante il quale abbiamo ottenuto l’incontro con il Prefetto, oggi una nuova iniziativa di denuncia nelle campagne del Polesine: una carovana, con al seguito una troupe della Rai, per ripercorrere i luoghi dello sfruttamento e del caporalato praticati nell’azienda L’AGLIO DI LIU SRLS che ha sede legale ad Ostellato (FE), nella frazione di Medelana.
Un’azienda che, come avevamo già spiegato nelle settimane scorse, impiega circa quindici lavoratori, tutti richiedenti asilo Pakistani, ospiti nelle strutture di accoglienza sparse nel territorio delle province di Rovigo e Ferrara, con contratti di assunzione a termine e a part-time (anche di solo 10 ore/settimana), reclutati da due loro connazionali che non esitiamo a definire caporali.
Paga oraria di 3 euro l’ora, o anche meno, per 10 e più ore al giorno, dal lunedì al sabato, per la raccolta del cosiddetto ”oro bianco del polesine”, un prodotto direttamente coltivato dalla stessa azienda, L’aglio Di Liu srls, oppure da varie aziende leader del settore e/o multinazionali.
Dopo le prime rivendicazioni dei lavoratori, che chiedevano migliori condizioni retributive e di lavoro, la risposta dell’azienda è stata durissima: qualcuno è stato lasciato a casa con una comunicazione verbale a metà aprile scorso, altri non sono più stati chiamati al lavoro.
Il servizio, con le immagini girate dai giornalisti della Rai, andrà in onda, probabilmente, nell’edizione di questa sera del TG3-Veneto.
Mentre nuove iniziative verranno programmate nei prossimi giorni, per denunciare la grave situazione lavorativa nelle campagne del Veneto.
ADL COBAS