PERCHE’ VOGLIAMO UN INCONTRO CON DIESEL
L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori del magazzino Diesel/Ceva di Limena, iscritti alla scrivente O.S., dopo vari tentativi di instaurare un confronto direttamente con il vero “datore di lavoro”, che è la società per la quale si sta lavorando, non avendo mai ricevuto alcuna risposta, ha deciso di proclamare una giornata di sciopero e di organizzare una “gita” a Breganze per portare direttamente nella sede centrale di Diesel le istanze che abbiamo più volte tentato di affrontare con Ceva e Morex/Brio.
Purtroppo, nonostante gli svariati incontri effettuati, anche in sede istituzionale, non abbiamo ancora avuto risposte esaustive alle richieste presentate. Ma se ciò non bastasse, le lavoratrici ed i lavoratori di Limena si sono trovati con un accordo firmato in forma segreta tra CGIL e Brio il 5 settembre con il quale viene procrastinato fino al 2018 il Contratto di Solidarietà e si mette mano in termini peggiorativi alle tutele previste per la malattia.
Cosa chiediamo a Diesel.
1. In primo luogo, dagli incontri avuti con Ceva e Morex/Brio non è emerso alcun elemento di previsione per il futuro che possa tranquillizzare i lavoratori, al contrario, si sente parlare di esuberi che possono arrivare fino al 50 % del personale attualmente occupato. Tutto ciò avviene senza che si sia mai alzata la voce di Diesel che potrebbe fare chiarezza sulle prospettive future di questo magazzino dal punto di vista occupazionale. Abbiamo avuto modo di leggere sui media che per Diesel il 2016 sarà il peggior bilancio per tutte le vendite che Diesel ha deciso di tagliare.” E lo stesso Rosso afferma: “Avevamo due strade: fare fatturato o guadagnare, ho scelto la seconda. Penso che il primo bel bilancio torneremo a farlo nel 2018». L’anno della nuova nascita. “ Insomma in una situazione di riorganizzazione del gruppo risulta importante capire se può esistere o meno la possibilità di una piena ripresa dell’attività lavorativa a Limena, oppure se questa prospettiva è da cancellare definitivamente. Chiarire questi aspetti è di fondamentale importanza.
2. Risulta quindi evidente che qualsiasi ragionamento da fare per il magazzino di Limena non può prescindere dai piani di riorganizzazione del gruppo che fa capo a Renzo Rosso. Dopo circa quattro anni di ammortizzatori sociali riteniamo doveroso da parte di Diesel fornire direttamente anche ai lavoratori di Limena, come se fossero propri dipendenti, informazioni utili per far capire se ha senso continuare con questo calvario degli ammortizzatori sociali o se è necessario ricercare altre soluzioni.
3. In altre parole, vista la situazione che si è venuta a creare, chiediamo a Diesel che, sia che venga rinnovato il contratto con Ceva, sia che venga deciso di non rinnovarlo, di avere comunque utili informazioni sul destino del magazzino di Limena e che si appronti in tempi celeri un piano che preveda, o il ripristino della piena occupazione, o che si proceda in tempi celeri, con investimenti sulle persone volte a favorire la ricollocazione di chi decida volontariamente di ricercare altre opzioni lavorative e di vita.
Per questi motivi siamo qui oggi 8 novembre a Breganze, con una nutrita delegazione di lavoratrici e lavoratori del magazzino di Limena, per poter parlare con qualcuno di Diesel che abbia voce in capitolo sulle problematiche suesposte.