Grande successo della manifestazione regionale svoltasi Sabato 5 Marzo a Padova.
Un fiume di persone ha invaso la città sfidando il maltempo e la pioggia incessante.
Dalla stazione dei treni sino al centro città numerosi interventi e slogan hanno scandito il corteo, mettendo insieme le lotte nella logistica e nella grande distribuzione alla richiesta di libertà di movimento e circolazione per tutti, contro le guerre e per l’accoglienza, contro precarietà e per la riconversione ecologica.
Il corteo ha anche sfidato e imposto il passaggio dalle vie del centro, che il sindaco sceriffo Bitonci insieme alle associzioni dei commercianti vorrebbero mettere in discussione. Una grande giornata di lotta e unità che a gran voce vuole costruire un movimento trasversale che sappia ricomporre ed intrecciare le varie lotte che ci sono nel nostro territorio.
Di seguito la convocazione del corteo:
Il 5 marzo è convocato un corteo regionale per dare visibilità e condensare la specificità di ogni lotta in piedi nei nostri territori, tenendo assieme le parole d’ordine della dignità sul lavoro, del reddito, dell’antirazzismo, contro guerre e devastazione, per l’ambiente ed uno sviluppo sostenibile e contro la criminalizzazione delle lotte sociali. A partire dai blocchi e dagli scioperi dei facchini del Prix e dalla determinazione della lotta delle lavoratrici della Nek di Monselice, in questo corteo si vuole dare centralità alla richiesta di un welfare che liberi dalla schiavitù del lavoro e dalla povertà, ossia dalla condizione universale di precarietà che riguarda, a modo loro, dai migranti agli italiani. Contro la guerra, i bombardamenti ed un sistema che produce milioni di profughi, ula situazione bellica attuale alle porte dell’Europa, con tutte le ricadute all’interno del nostro continente.
Allo stesso modo il corteo farà proprie le rivendicazioni di maggiori tutele contrattuali per opporsi al ricatto fatto legge rappresentato dal Job’s Act. Inoltre, lo sfruttamento durante l’orario lavorativo si accompagna sempre con una mancanza di diritti e ammortizzatori fuori dal luogo di lavoro: è quindi necessario affrontare il problema della casa e del welfare in generale. Proprio sul primo punto, oggi sempre più un’emergenza, abbiamo bisogno di prendere una posizione netta contro chi criminalizza le lotte sociali: chi occupa le case o difende gli sfratti, così come chi difende i suoi diritti ai cancelli di un magazzino della logistica, non può trovarsi di fronte all’ennesima criminalizzazione – giuridica, politica e mediatica. Il corteo sarà quindi dedicato alla richiesta dei diritti sociali e alla dignità di chi lotta che dovrebbero essere previste dalla status di cittadini come strumenti di esercizio attivo.
Adl Cobas – Centri sociali del Nord est – Bios Lab – Asu Padova – Bassa Padovana accoglie – Cobas scuola – Ass. Razzismo Stop – Com. lasciateci respirare