Dopo diversi mesi di trattativa con la direzione Cal siamo giunti alla stesura di un testo condivisibile sul rinnovo dell’accordo interno che riguarda tutti i lavoratori della logistica che operano presso il sito della Leonardo di Vergiate. Durante tutto il lungo periodo di incontri con CAL abbiamo fatto diverse assemblee con i lavoratori per aggiornarli sulla trattativa, in diverse occasioni siamo stati obbligati a chiedere ai lavoratori di attivarsi con iniziative di protesta per dare una scossa alla trattativa, cosa avvenuta puntualmente. Qualche giorno fa abbiamo distribuito ai lavoratori una copia della proposta di accordo per poi valutare la possibilità di chiudere la trattativa con la direzione. Al temine delle assemblee alcuni lavoratori hanno espresso alcune perplessità sulla loro situazione in quanto non rientravano nelle casistiche dell’accordo e rischiavano di perdere parte del benefit economico. L’assemblea dei lavoratori ha comunque approvato a stragrande maggioranza il verbale di accordo e dato mandato ai RSA di procedere con la firma. Nell’incontro di settimana scorsa (per firmare l’accordo), abbiamo chiesto chiarimenti sulle segnalazioni fatte in assemblea. La direzione CAL non ne ha voluto sapere di “coprire” una piccola minoranza di lavoratori, dicendo che non erano importanti dato l’esiguo numero rispetto al totale dei lavoratori che avrebbero avuto il 100% dell’applicazione dell’accordo. Questo fatto per NOI non era assolutamente accettabile e per questo motivo non abbiamo potuto procedere alla firma del verbale. Solo dopo qualche giorno, quando CAL si è resa conto dell’errore ed è tornata sui suoi passi, facendo rientrare tutti entro i confini dell’accordo, solo allora abbiamo potuto firmare il verbale.
PER QUANTO SOPRA DETTO SIAMO A REVOCARE LO STATO DI AGITAZIONE PER TUTTO IL SITO DI VERGIATE.
Per quanto riguarda il contenuto dell’accordo, siamo riusciti a modificare completamente il meccanismo della ripartizione del premio, facendo togliere tutta la parte legata alla malattia che avrebbe fatto perdere parte del premio (il 65%), e siamo riusciti a far dividere il premio in dodicesimi così da avere un riconoscimento mensile. Rimane da verificare l’assenteismo che è stato stabilito dalla direzione CAL al 9.3%, percentuale che nel giro di alcuni mesi di trattativa si è abbassata dal 12%, al 11%, per arrivare al 9.3% (ci domandiamo se sono dati reali o “addomesticati”). Al premio mensile di circa 83€ si aggiunge l’ultima rata del CCNL di circa 27€ (marzo) e l’indennità di vacanza contrattuale di circa 43€ (aprile). Come premio presenza la direzione ha proposto un riconoscimento di 2.5€/giorno che doveva entrare nella retribuzione mensile, ma poi CAL ha ripiegato sui ticket-restaurant. Secondo i calcoli di CAL il riconoscimento sulla presenza, al netto delle ferie e dell’assenteismo (9.3%), farebbe avere ai lavoratori una media mensile di circa 50€. Su quest’ultimo argomento è avvenuta la discussione degli ultimi giorni, dato che inizialmente la direzione pensava di aggiungerli al buono pasto, facendolo arrivare a 7.79€ ma per chi si recava in mensa non ci sarebbe stato nessun beneficio in quanto la mensa avrebbe trattenuto tutto il buono anche se di valore superiore al pasto. Inoltre fino a marzo CAL ha riconosciuto l’intera cifra del pasto di 6€ al posto dei 5.29€ del buono (per un precedente accordo), inoltre i lavoratori in part-time non avrebbero avuto il buono, che viene dato solo a chi fa almeno 6 ore di lavoro.
Dopo la discussione, e dopo aver verificato la veridicità di quanto da noi segnalato, CAL ha modificato il versamento del buono prevedendo un buono da 5.29€ per almeno 6 ore di lavoro e un secondo buono di “presenza” di 2.5€ che sarà riparametrato sulle ore lavorate, continuando a riconoscere fino a 6€ il buono pasto per chi va in mensa. Infine CAL verserà un una tantum di 250€ in busta paga o, a richiesta, con buoni welfare o ticket-restaurant. Solo a fronte di queste garanzie che riesce a far rientrare nel perimetro dell’accordo tutti i dipendenti, abbiamo potuto firmare l’accordo.
(Ultima informazione utile: la pellegrini ci informa che l’azienda sta cercando di collegare in rete la mensa con il programma della “chiavetta” del caffè, così da poter caricare sulla chiavetta eventuali “resti” che ci fossero prendendo un pasto di valore inferiore al buono caricato sulla tessera).