APPALTO DEI SERVIZI DI PORTINERIA, RISCOSSIONE DIRITTI E TARIFFE DEL MAAP: DISATTESI GLI IMPEGNI PRESI IN PREFETTURA DAL MAAP E DAL COMUNE. E A PAGARE SONO ANCORA LAVORATORI E LAVORATRICI!
Dopo 8 mesi dall’ultimo incontro in Prefettura (alla presenza dell’allora Prefetto Grassi) nel quale il MAAP, il Comune di Padova e la Camera di Commercio, si erano formalmente impegnati a chiudere velocemente la lunga e tortuosa vicenda dell’appalto della portineria, dobbiamo denunciare che nulla è cambiato. I lavoratori e le lavoratrici della portineria continuano a vedersi applicato il contratto dei servizi fiduciari, certo maggiorato con un’indennità speciale di 440 euro, ma non vi è stato il nuovo bando di gara che avrebbe dovuto riportare l’applicazione del contratto del terziario (quello applicato prima dell’arrivo di Civis) o quanto meno delle sue tabelle retributive.
Ci teniamo a ricordare che in sede prefetizia nell’estate/autunno 2021, a margine della risoluzione temporanea della vertenza sull’applicazione del contratto dei servizi fiduciari (formalizzata a dicembre 2021), ci fu l’impegno del Maap di arrivare alla fine del contratto di appalto con CIVIS – 31 maggio 2023 – ad una soluzione volta se non ad internalizzare la portineria ad applicare il CCNL del Terziario.
A giugno 2023 ad appalto scaduto di fronte al mancato rispetto di quanto pattuito, sempre di fronte all’ex Prefetto Grassi, abbiamo avuto da parte del Dott. Tosetto in nome e per conto del Comune ed parte del MAAP, la rassicurazione che in tempi brevissimi ci sarebbe stata una nuova gara che avrebbe imposto sostanzialmente le tabelle retributive del terziario.
Ora la cosa è grave perché non solo il MAAP, il Comune e la Camera di Commercio non hanno mantenuto gli impegnati presi di fronte alle istituzioni, ma soprattutto perché la non applicazione del CCNL del Terziario a partire da giugno ha già significato per i lavoratori e le lavoratrici una perdita di 3.500/4.000 euro lordi. Per non parlare del mancato versamento contributivo che peserà sulla futura pensione di questi lavoratori e lavoratrici che per quasi 4 anni hanno avuto un imponibile INPS attorno ai 1000 euro e chi si tradurrà in una misera rendita pensionistica.
Rispetto a questa situazione riscontriamo tra l’altro il disinteresse del Presidente del MAAP Liccardo al quale un mese fa abbiamo chiesto un incontro per capire a che punto fossero nella costruzione del bando e del capitolato, ma non abbiamo avuto nemmeno una risposta.
Il MAAP dirà che a fine gennaio il CDA ha nominato un tecnico per la predisposizione del capitolato d’appalto, ma questo conferma unicamente il colpevole ritardo e il sostanziale disinteresse per questi lavoratori.
Oggi chiediamo quindi non solo che si acceleri la procedura per il nuovo bando di gara, che dovrà rispettare gli impegni presi, ma anche un riconoscimento economico da parte del MAAP a titolo di risarcimento per il danno economico subito.