Dopo anni di ostracismo nei confronti della nostra sigla sindacale, la spinta delle lotte tenutesi in Veneto negli ultimi 2 anni ha convinto Gls Enterprise (non GLS GESC, che gestisce centri di smistamento attivi sul territorio italiano coi cui abbiamo relazioni sindacali consolidate dal 2016) società del gruppo GLS Italy che si occupa delle filiali addette alla gestione dell’ultimo miglio ad aprire un tavolo confronto con l’assistenza di Fedit. La trattativa, che ha impegnato le parti per diverse settimane, ha portato a sottoscrivere due importantissimi accordi regionali che impegnano i fornitori dei servizi di facchinaggio e movimentazione delle merci e le aziende che operano nella distribuzione a migliorare e standardizzare le condizioni di lavoro e retributive nonché le procedure organizzative. Tutto questo facendo salve, le migliori condizioni frutto di accordi già in essere nei singoli magazzini.
Tra i punti principali troviamo: per i cosiddetti driver aumenti graduali della trasferta fino a 25 euro, migliori condizioni e procedure negoziate in materia di danni e franchigie, pieno riconoscimento dell’indennità di maneggio denaro; per gli operai dei magazzini la piena applicazione dell’accordo Fedit già in vigore per i dipendenti dei centri di distribuzione di GLS GESC con passaggi automatici di livello fino al 4; aumento indennità di disagio per il turno spezzato, aumento degli importi dei buoni pasto, due giorni di permesso in più all’anno. Per tutti- magazzinieri e drivers – la previsione di premi fino a 1200 euro anno. Anche nel caso del PDR vengono fatte salve intese migliorative per quelle situazioni in cui il PDR ha già raggiunto importi pari a 1200 euro.
Un grande risultato per ADL COBAS che conferma il radicamento, la rappresentatività e la forza della nostra organizzazione nel settore della logistica.
Ancora una volta la lotta paga.