Questa mattina si è tenuta a Trebaseleghe la manifestazione indetta da Fiom Padova e Adl Cobas per rivendicare giustizia e dignità per i lavoratori sfruttati da Grafica Veneta attraverso la BM
services e per riportare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni su questa vertenza che tutto è fuorché chiusa. Questo nonostante troppi vorrebbero che l’esposizione mediatica di questa stortura, che riguarda il nostro territorio, cessi il prima possibile. Ma non è possibile che passi sotto silenzio quello che è successo nel padovano e che, molto probabilmente, accade ancora in tante aziende e realtà in tutto il Paese. Il caporalato è un’evidenza ed è legata anche alla mancanza di tutele per lavoratrici e lavoratori, in particolare di coloro che sono migranti, ed è presente, ancora oggi, in tutti i settori. E non è più possibile girarsi dall’altra parte quando storie come queste vengono scoperte, quando lavoratori come quelli della BM services trovano il coraggio di denunciare e la forza di ribellarsi e di esporsi come hanno fatto questi lavoratori che oggi sono scesi in strada assieme a compagni e compagne provenienti da tutto il territorio.
Alla manifestazione, seguita dal corteo che è partito dalla rotonda davanti allo stabilimento di Grafica Veneta e ha raggiunto il municipio, hanno preso parte oltre 250 persone fra delegate e
delegati, studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici di diversi settori arrivati in alta padovana per sostenere questi lavoratori, la loro lotta e la necessità di avere risposte e soluzioni.
La sentenza di patteggiamento, ricordiamo, è stata un’ammissione di colpa dei dirigenti di Grafica Veneta e rappresenta un motivo in più per continuare la lotta, a differenza di quello che crede
Franceschi. Scendere in piazza per far sentire questa verità, soprattutto dopo le dichiarazioni razziste e sprezzanti esposte alla stampa dal presidente di Grafica Veneta, è un dovere ed è
necessario perché si torni a parlare dei diritti di questi lavoratori, della loro sistemazione lavorativa, abitativa e dei risarcimenti che gli devono essere corrisposti. Non è possibile che il patteggiamento abbia bloccato ogni trattativa e che le istituzioni siano sparite nel nulla.
Con la giornata di oggi, come preannunciato, partiranno una nuova serie di iniziative che coinvolgeranno il territorio in varie modalità, fino a che non verrà fatta vera giustizia per questi
lavoratori. Il prossimo appuntamento si terrà venerdì 26 novembre a Padova al teatro don Bosco, dove saranno coinvolti autori ed intellettuali che dall’inizio della vertenza hanno deciso di esporsi al fianco di questi lavoratori.
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