La lunga crisi della Artoni Trasporti di Reggio Emilia, impresa con centinaia di dipendenti diretti e altrettanti addetti alla logistica, appaltata a svariate cooperative, è drammaticamente arrivata a un punto di svolta.
La scorsa settimana a Roma è saltato l’accordo per l’acquisizione di Artoni da parte di Fercam, gigante del settore trasporti con sede principale a Bolzano, passaggio che avrebbe potuto dare un po’ di respiro a tanti lavoratori che adesso vivono nella più assoluta incertezza sul proprio futuro.
A Vicenza una ventina di lavoratori di cooperativa, impiegati nel magazzino di via della Tecnica, non ricevono gli stipendi da mesi e denunciano gravi anomalie nel versamento dei contributi.
Alla sede di Artoni nessuno risponde, il direttore se ne è andato lo scorso fine settimana, e i lavoratori sono fuori dall’azienda senza sapere cosa fare, così come in decine di altri sedi di Artoni in tutta Italia. Per loro si prospetta il licenziamento, con grossi dubbi sulla possibilità almeno di recuperare gli stipendi arretrati e i versamenti contributivi.
Per questo, su pressante richiesta di ADL Cobas, la Prefettura di Vicenza ha convocato per oggi venerdì 17 febbraio alle ore 10.00 un tavolo urgente chiedendo la presenza di ADL Cobas e dei lavoratori, la cooperativa Myo Service con sede a Roma, che gestisce in appalto il magazzino di Vicenza, e la stessa Artoni Trasporti, sempre che qualcuno dell’azienda si degni di rispondere alla convocazione.
Questa mattina i lavoratori si sono trovati in presidio sotto la Prefettura di Vicenza, mentre si svolgeva l’incontro, a cui come ampiamente previsto non si è presentato nessuno in rappresentanza di Artoni.
Come Adl Cobas abbiamo chiesto l’apertura urgente di un tavolo in Prefettura che coinvolga sia l’Inps sia la Direzione Territoriale del Lavoro per trovare una soluzione che permetta rapidamente ai lavoratori di accedere eventualmente alla Naspi e di recuperare quanto maturato, anche dal punto di vista contributivo, in questi mesi di lavoro.