Il nostro 8 marzo di sciopero e mobilitazione è cominciato con il lancio della campagna per i diritti delle lavoratrici invisibili colf, badanti e baby sitter. La campagna – condivisa con le Clap di Roma – ha come obbiettivo quello di rendere visibili le condizioni di lavoro e le disparità retributive, contributive e di tutele che ci sono tra queste lavoratrici – soprattutto migranti – e quelle dipendenti di aziende. Queste lavoratrici e le famiglie che si avvalgono delle loro prestazioni costituiscono un pezzo fondamentale del welfare state di questo paese (e non solo), dove il lavoro di cura è sempre più necessario a seguito delle grandi trasformazioni economiche, familiari, culturali e demografiche che hanno modificato i rischi sociali e le domande di protezione.
A questi nuovi bisogni, lo stato sembra ancora sostanzialmente indifferente e restio a farsene carico. La nostra campagna mira proprio ad invertire questo approccio privatistico, che scarica sulle lavoratrici e le famiglie costi e rischi e punta a fare assumere allo stato un ruolo centrale per dare diritti e tutele alle lavoratrici ed un servizio professionale e accessibile a tutte le persone che necessitano di questi fondamentali servizi di cura.
Adl Cobas ha promosso scioperi e costruito mobilitazioni assieme a Non Una di Meno e a molte altre realtà femministe e transfemministe.
Qui sotto la cronaca di una importantissima giornata che ha riempito molte piazze e strade di tutta l’Italia.
PADOVA
Lancio della campagna per i diritti delle lavoratrici domestiche e corteo in città col gruppo Lotto Insieme
Da circa un anno attorno all’Adl di Padova, un gruppo di lavoratrici soprattutto migranti, hanno dato vita ad un percorso, che a partire dalla convivialità e dall’aiuto reciproco, porti all’acquisizione di una maggiore autonomia, attraverso la formazione in ambito di diritti, l’aiuto nel percorso per ottenere la patente di guida la risoluzione dei problemi comuni dell’essere donne e migranti.
Il gruppo si e’ dato il nome LOTTO INSIEME, si incontra almeno una volta al mese e questo 8 Marzo ha partecipato al corteo in città.
ALESSANDRIA
Ad Alessandria manifestazione di Non una di Meno contro la violenza di genere e per la riapertura della Casa delle Donne sgomberata ad Agosto con la partecipazione del Collettivo Studentesco, del Laboratorio Sociale e di ADL Cobas
MILANO
A Milano le lavoratrici degli alberghi, le precarie della scuola e dei Multiservizi hanno lanciato la campagna nazionale di ADL Cobas “COLF BADANTI E BABYSITTER” sanzionando una delle sedi dell’INPS. Utilizzando scope, secchi e pannoloni, simbolo dello sfruttamento subito dalle collaboratrici familiari, abbiamo costretto l’Istituto alla serrata.
Siamo successivamente intervenute al mattino e durante il corteo serale rivendicando i diritti e le tutele fondamentali per tutte le sfruttate, dando voce alle donne di Cutro che non ce l’hanno fatta perché lasciate morire in mare.
Abbiamo denunciato, inoltre, il vergognoso decreto flussi che alimenterà la clandestinità per le lavoratrici e i lavoratori da anni presenti in Italia, con il rischio di essere detenuti nei CPR, veri e propri lager moderni, che pretendiamo vengano chiusi in ogni città.
Infine, risulta un’alta adesione allo sciopero, dichiarato esclusivamente da ADL Cobas, del personale di TreNord.
Numerose le corse dei treni bloccate per tutta la durata dello sciopero.
L’8 Marzo di Milano ha sicuramente rappresentato una grande giornata di lotta trasversale, in parte inaspettata, che ci spinge a proseguire più determinate di prima.
VENEZIA
Dal primo pomeriggio si è tenuto un presidio in Campo S. Margherita dove varie realtà del territorio hanno preso parola per raccontare le diverse forme della violenza patriarcale e la resistenza transfemminista. In questo spazio si sono affrontati i temi dei diritti sociali e riproduttivi, della violenza domestica, del lavoro di cura; ADL cobas ha preso parola per lanciare la campagna a sostegno delle lavoratrici domestiche.
Alle 17:30 è partito il corteo cittadino, con 500 persone, che in diverse tappe ha evidenziato le contraddizioni di un sistema che opprime corpi e territori; infatti il corteo si è steso a terra in un die-in che ha ricordato le vittime del naufragio di Cutro, per rivendicare libertà di movimento contro i respingimenti e le morti del Mediterraneo. Il corteo si è concluso in Campo San Geremia.
TREVISO
8 Marzo a Treviso al corteo dell’amore e della rabbia si uniscono 300 persone piene di voglia di rendere la città transfemminista dei desideri di tuttə, tutte e tutti.
Le voci del corteo sono molteplici, rivendicano una città in cui gli spazi abbandonati vengano riconvertiti in spazi abitativi per la fuoriuscita dalla violenza, consultorie, scuole senza discriminazioni e servizi a disposizione di tuttə.
La piazza rivendica anche più tutele nel mondo del lavoro che liberino da molestie e ricatti sessuali e che portino a vivere una vita degna.
All’altezza del Duomo il corteo rivendica un aborto sicuro e libero e riesce a portare uno striscione sulle scale della chiesa dove la polizia prova a spintoni a fare scendere le attiviste dal sagrato non riuscendoci.
La manifestazione finisce in piazza Borsa con la performance delle giovani allieve di una scuola di danza indipendente della città.
BELLUNO
Anche nel bellunese Adl Cobas ha accolto l’invito di NUDM a scioperare: alla SEST di Limana, importante azienda del territorio si è scioperato nelle ultime due ore del turno. Come attiviste e attivisti abbiamo partecipato ad un presidio dedicato alla violenza nei luoghi di lavoro e alla violenza del lavoro.
Tanti gli interventi e ottima partecipazione delle lavoratrici e lavoratori iscritti, insieme ad altre realtà con cui stiamo costruendo la nostra rete di relazioni anche a Belluno: così da poter uscire dalla solitudine in cui le logiche neoliberiste vorrebbero rinchiuderci.
ROMA
A Roma, le Camere del Lavoro Autonomo e Precario erano a fianco delle 10.000 persone che hanno inondato le strade in occasione della giornata di sciopero globale femminista e transfemminista..
L’inzio è stato uno dei momenti cruciali, con un’azione sotto la multiutiliy Acea che ha espresso con fermezza la solidarietà alle lavoratrici che hanno denunciato le vessazioni e le violenze subite da parte dell’amministratore delegato Fabrizio Palermo, un esempio lampante di quanto sia sistemica, strutturale e istituzionalizzata la violenza contro le donne.
Al centro del corteo, una striscionata caratterizzata da un momento performativo con plaid e cuscini. Un’azione evocativa ideata per simboleggiare la sottrazione dallo sfruttamento del lavoro produttivo e riproduttivo e per la rivendicazione di reddito e tempo libero, per dare spazio a desideri, cura, ozio, salute e divertimento
La conclusione di fronte al Ministero dell’Istruzione e del Merito ha segnato un chiaro messaggio rivolto al Ministro Valditara, con interventi su scuola e formazione: “Contro merito e patriarcato, sciopero indisciplinato”.
Sempre all’interno della mobilitazione per l’8 marzo, le CLAP hanno organizzato e condotto il seminario online “Il lavoro delle donne. Equilibriste del tempo” per mettere in luce la questione del gender gap, rivolto a tutta la comunità professionale di ANPAL Servizi.
E infine, abbiamo lanciato con ADL Cobas, una campagna per uno dei settori più fragili e meno tutelati dell’intero mondo lavorativo: il Lavoro domestico.
Proprio in occasione del corteo romano, sono stati distribuiti volantini esplicativi, in attesa di altre iniziative sul tema.