Ieri, martedì 6 luglio, una delegazione composta da un lavoratore di Fedex di Piacenza, da coordinatori del Si Cobas e di Adl Cobas, è riuscita finalmente ad incontrare il Ministro Orlando con ordine del giorno la vertenza Fedex. Va rilevato come questo incontro sia il frutto di decine di scioperi e mobilitazioni nei magazzini e davanti al Ministero, mobilitazione che si è tenuta anche ieri per accompagnare la delegazione. Da parte della delegazione sono state illustrate le problematiche che ruotano attorno alla vicenda Fedex: la chiusura di Piacenza, l’uso delle squadracce contro i lavoratori, le internalizzazioni finalizzate a cancellare la presenza Cobas nei magazzini, il tutto all’interno di un disegno su un piano europeo volto, nelle intenzioni di Fedex, a contenere il costo del lavoro e cancellare Si Cobas e ADL Cobas dai suoi principali magazzini, favorendo spudoratamente Cgil Cisl e Uil.
Alla luce del quadro descritto è stato rilevato come tutta la vertenza Fedex, che poi è stata anche causa indiretta dell’omicidio di Adil, non possa restare su un piano prettamente sindacale ma, proprio per tutto quello che è successo, debba necessariamente essere posta su un piano politico più generale, in virtù anche del fatto che non è tollerabile che una multinazionale come Fedex decida dall’oggi al domani di chiudere un magazzino con 300 persone e proceda a processi di internalizzazione con l’obiettivo di cancellare una presenza sindacale che ha portato legalità all’interno dei magazzini Fedex/Tnt, oltre che migliori condizioni contrattuali.
È stato chiesto al Ministro di intervenire per indurre Fedex a ripensare alla sua strategia, trovando una soluzione accettabile per Piacenza e sul riconoscimento dei diritti sindacali. Orlando si è pronunciato in modo netto sui vari punti con la premessa che sul terreno della rappresentanza non ha pregiudizi nell’incontrare realtà sindacali al di fuori di quelle confederali – ha citato l’incontro avuto con RISP – , e che si rende conto che sarebbe necessaria una nuova legge sulla rappresentanza . Sulla logistica in generale è consapevole che si tratta di un mondo complesso dove l’illegalità è molto presente e che, come Ministero ha interessato la squadra speciale dei carabinieri ad indagare più in profondità su questo settore.
Per quanto riguarda Fedex, si è impegnato a sentire anche Giorgetti (ministro dello Sviluppo Economico) per capire se c’è la disponibilità anche del MISE a convocare con urgenza ( entro i prossimi giorni) Fedex e nel caso in cui Giorgetti non sia disponibile comunque Fedex verrà convocata dal Ministero del Lavoro. Cosa scaturirà da questo incontro, sempre che Fedex vi partecipi, lo vedremo. In ogni caso è evidente che quanto successo rappresenti un fatto politicamente rilevante anche i termini di riconoscimento politico da parte del Governo. Al termine dell’incontro la delegazione ha illustrato ai lavoratori in presidio l’esito dell’incontro e, al di là dell’apprezzamento per l’impegno preso dal Ministro Orlando, è stato ribadito che con la lotta bisogna sempre tenere alto il profilo della mobilitazione, affinchè l’azione di intermediazione del Ministro possa sortire gli effetti sperati.