Poche parole: quando un compagno ci lascia – ed un compagno come Olol – ci si sente irremidiabilmente soli.
Non serve ricordare le innumerevoli occasioni di lotta e di mobilitazione in cui ci si è incontrati e ci si è stretti in cordone.
Ricordo l’ultima volta che ho visto Olol, una settimana fa.
Ricordo il suo sorriso.
Il suo correre per l’assemblea indaffarato e partecipe.
MI piace ricordarlo così.
Ortogonale alle cose.
Come chi sa che la misura di ciò che siamo ce lo da la sfida; il coraggio di stare dalla parte del torto.
Un abbraccio a chi resta
Sandro Chignola