Durante il lockdown avevamo festeggiato il 25 aprile, attaccando uno striscione al primo piano del Caracol Olol Jackson e della sede sindacale di Adl Cobas con scritto “ieri partigiani, oggi antifascisti”.
La notte passata, ignoti lo hanno bruciato, tentando poi di dare fuoco alla pensilina di ingresso e facendo altri danni alla struttura, lasciandoci infine una croce celtica incisa sul portone di ingresso. Abbandonata sulla strada un’artigianale bottiglia incendiaria con un adesivo di stampo fascista con scritto “boia chi molla”.
A due giorni dalla cancellazione della clausola antifascista proposta da Silvio Giovine e approvata dal consiglio comunale, probabilmente qualcuno ora si sente piú legittimato ad attaccare una sede sindacale e la sede del Banco aiuti alimentari di mutuo soccorso e della scuola popolare del Caracol Olol Jackson.
Se pensate di intimidirci, avete perso il vostro tempo, la sede sindacale ha già riaperto, il banco aiuti alimentari continua le sue attività quotidiane di consegna di spese alle famiglie in difficoltà e giovedí 18 giugno saremo in Piazza Castello alla manifestazione antifascista, perché “l’antifascismo é una responsabilità morale”, come ci dicono dalle piazze “Black Lives Matter” di questi giorni negli Stati Uniti.