ADL Cobas
  • Campagne
  • Regioni e sedi
    • Emilia-Romagna
    • Lombardia
    • Marche
    • Piemonte
    • Veneto
  • Beni comuni
    • Sanità
    • Trasporto Pubblico
    Beni comuniMostra altro
    Busitalia – Lacrime di coccodrillo
    15 Maggio 2023
    Aumento del biglietto del TPL a Padova: a chi giova?
    4 Maggio 2023
    Busitalia – Piccoli passi ma e’ ancora poca cosa
    14 Aprile 2023
    Padova – Ridiamo dignità al trasporto pubblico!
    23 Marzo 2023
    BUSITALIA – IL PROBLEMA NON SONO I PERMESSI
    6 Marzo 2023
  • Diritto del lavoro
  • Privato
    • Lavoro Sociale
    • Logistica
    • Pulizie
    • Spettacolo
    • Turismo
  • Pubblico
    • Agenzie
    • Enti locali
    PubblicoMostra altro
    Vertenza flessibilità alle Entrate del Veneto: dobbiamo dire grazie alla RSU della DP di Treviso!
    31 Maggio 2023
    Roma Capitale: considerazioni a seguito dei primi tavoli di trattativa sul nuovo ccdi in applicazione del ccnl 2019-21
    17 Maggio 2023
    Lettera pubblica di risposta alla Dr.ssa Marina Letizia Schillaci Ventura, direttrice Regionale dell’Agenzia Entrate del Veneto
    2 Marzo 2023
    Agenzia entrate: no al mansionismo,recuperare le differenze retributive!
    14 Febbraio 2023
    VA.LE. all’Agenzia delle Entrate e senza che sia stato completato il percorso con i passaggi previsti per il 2022……ma non doveva essere un “patto” ossia un accordo tra valutato e valutatore?
    9 Febbraio 2023
  • Sociale
    • Ambiente
    • Diritto alla Casa
    • Migranti
  • Scuola
Tempo di lettura: Reddito di sudditanza
Condividi
Notifiche Mostra altro
Aa
Aa
ADL Cobas
Search
  • Campagne
  • Regioni e sedi
    • Emilia-Romagna
    • Lombardia
    • Marche
    • Piemonte
    • Veneto
  • Beni comuni
    • Sanità
    • Trasporto Pubblico
  • Diritto del lavoro
  • Privato
    • Lavoro Sociale
    • Logistica
    • Pulizie
    • Spettacolo
    • Turismo
  • Pubblico
    • Agenzie
    • Enti locali
  • Sociale
    • Ambiente
    • Diritto alla Casa
    • Migranti
  • Scuola
Hai un account? Accedi
Seguici
  • Regioni e sedi
  • Emilia-Romagna
  • Lombardia
  • Marche
  • Piemonte
  • Veneto
Adl Cobas
ADL Cobas > Blog > Campagne Pubbliche > Reddito di sudditanza
Campagne Pubbliche

Reddito di sudditanza

adlcobas
di adlcobas Pubblicato 13 Ottobre 2018 5 minuti di lettura 1.1k Visualizzazioni
Condividi
5 minuti di lettura
Condividi

Che il «reddito di cittadinanza» pensato dai Cinque Stelle si trovasse agli antipodi da ogni ragionamento che, prendendo atto delle trasformazioni produttive, dell’intermittenza e della contrazione del lavoro intendeva fronteggiarne razionalmente le conseguenze sociali, era evidente fin da subito. Ma che alla fine si rivelasse un puro e semplice strumento di assoggettamento disciplinare, un vero e proprio «reddito di sudditanza», non era del tutto scontato.

Senza risparmiarci neanche la puntigliosa e paradossale messa a punto delle sanzioni da applicare a chi infrangesse le regole di un sistema ancora ampiamente indefinito. Lo Stato insomma si arroga il diritto di dettare regole di vita e di comportamento in modo del tutto arbitrario, seguendo una antica tradizione che impone ai poveri umiltà, obbedienza e riconoscenza.

SU QUATTRO conseguenze inquietanti converrà, tuttavia, porre ulteriore attenzione.

LA PRIMA è che una volta introdotto il principio che una prestazione sociale debba essere subordinata alla patente di moralità rilasciata dalla burocrazia, allora, per fare l’esempio più diretto, anche il servizio sanitario potrebbe essere negato a chi giudicato colpevole di una vita sregolata. E così una borsa di studio (magari lo studente ci compra anche il tabacco) o una qualunque altra sovvenzione.

LA SECONDA è l’ulteriore legittimazione del lavoro gratuito che già ha raggiunto nel nostro paese (spesso in sostituzione di quello retribuito) una indecente estensione. È noto fin dai tempi degli Ateliers nationaux, passando per i «lavori socialmente utili», quanto le corvées imposte dal potere costituito siano state improduttive, costose e umilianti. Lo scopo a cui mirano non è infatti generare ricchezza o competenza, ma impedire che si scelga la propria attività liberamente e su base volontaria.

LA TERZA è una superfetazione degli apparati di controllo, ben più onerosi delle infrazioni che sono incaricati di perseguire. Una caricatura scalcinata della Stasi alle prese con Le vite degli altri interpretata dalla Guardia di finanza a caccia di consumatori «immorali».

LA QUARTA è l’annuncio per cui, una volta trovato un lavoro, il beneficiario del sussidio di povertà chiamato «di cittadinanza» dovrà cederlo all’impresa che l’ha assunto. Non è un «reddito», ma un incentivo ai padroni. Di questa impostazione poliziesca del «rinnovamento» il reddito di sudditanza è solo un tassello. Proviamo allora ad affiancargli altre scelte politiche che muovono nella stessa direzione. Aver affidato a un fondamentalista cattolico come Fontana il ministero della famiglia è certamente un passo verso l’imposizione dall’alto di una regola morale. Stesso segno la proposta di reintrodurre il voto di condotta nelle scuole elementari o la leva obbligatoria per abituare i giovani alla disciplina. Lo stato si fa custode e promotore della virtù e fustigatore del vizio come l’omonimo corpo di polizia iraniano. Ed è non a caso per le forze dell’ordine, non per la sanità, l’istruzione, la protezione civile o i beni culturali, che il governo annuncia diecimila assunzioni. Con coerenza la politica del «rinnovamento» muove verso una trasformazione autoritaria dello stato. Per chi non lo avesse capito la macchina della repressione si è già messa in moto. A partire dalla persecuzione di quanti agiscono per la protezione dei migranti.

FORSE SOLO un movimento antiautoritario consapevole della posta oggi in gioco potrebbe costituire un anticorpo contro queste politiche. Le migliaia di giovani che si sono spontaneamente radunati nelle università e nelle piazze di molte città d’Italia per assistere al film sugli ultimi giorni di Stefano Cucchi, costituiscono più che un indizio delle dimensioni che il rifiuto dell’arbitrio e della violenza di stato potrebbe raggiungere. Il rifiuto di un potere che anche contro ogni evidenza esige di far prevalere sempre e comunque la propria ragione e l’impunità dei suoi «servitori». Da qui converrebbe cominciare, da dove i partiti, tutti i partiti, non possono mettere mano perché in un modo o nell’altro compromessi con i tratti autoritari che abbiamo cercato di mettere in luce. Perché tutti ideologicamente avvinghiati al proprio modello di virtù. Gli uni preoccupati delle implicazioni «borghesi» della libertà, gli altri di quelle «anarchiche».

ALL’ANTIAUTORITARISMO si è spesso imputato di trascurare i diritti collettivi a favore delle libertà individuali. Si tratta di una calunnia bipartisan: la contestazione dell’autorità e del suo impianto disciplinare ha sempre investito meglio e prima di partiti e sindacati le gerarchie del lavoro, gli strumenti di ricatto, la riconversione aziendalistica di ogni dimensione sociale, l’imperativo della competitività.

tratto da ilmanifesto.it del13.10.2018

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Telegram Email Copy Link Print
Articolo precedente Appello per adesione alla manifestazione e allo sciopero del 26 ottobre
Articolo successivo Rimini – Contro sfratti e speculazione, striscioni nei luoghi simbolici #SfrattiZero #UnaCasaPerTutti

Chi siamo

L’ADL Cobas (come “associazione difesa lavoratori”) nasce nel 1992 dall’esperienza politica e sociale sviluppatasi lungo il decennio degli anni 80 nella Bassa Padovana attorno alle lotte contro la ristrutturazione, il decentramento, i licenziamenti, la precarizzazione del lavoro e la devastazione ambientale in quei territori. 


Seguici su Youtube

Adl Cobas

174 subscribers
Adl Cobas
Il Tribunale di Milano riconosce il diritto del dipendente a percepire un trattamento retributivo proporzionato alla quantità e qualità del lavoro prestato e, in ogni caso, sufficiente ad assicurare al lavoratore e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa
YouTube Video UCTxPk1uaqPDfvYxryCIwjKg_11hH3GBdglI

Padova - L'avvocato Gianolla spiega la sentenza del Tribunale di Milano sul CCNL Servizi Fiduciari

Adl Cobas 6 Aprile 2023 09:54

Carica altri video Iscriviti al canale
This error message is only visible to WordPress admins

Important: No API Key Entered.

Many features are not available without adding an API Key. Please go to the YouTube Feed settings page to add an API key after following these instructions.

Gli ultimi articoli

Cronache da Forlì – 31 maggio 2023
Diritti Sommersi
Vertenza flessibilità alle Entrate del Veneto: dobbiamo dire grazie alla RSU della DP di Treviso!
Agenzie
Diritti sommersi dall’alluvione: ora welfare, reddito, casa per tutt*!
Primo Piano Diritti Sommersi
Aggiornamento campagna “diritti sommersi”: sabato 27 e domenica 28 maggio
Primo Piano Diritti Sommersi

Seguici

  • Regioni e sedi
  • Emilia-Romagna
  • Lombardia
  • Marche
  • Piemonte
  • Veneto

HASTA SIEMPRE OLOL


Link


Potrebbero anche interessarti

Campagne PubblicheLogisticaPrivato

A 10 ANNI DAL PRIMO SCIOPERO NAZIONALE DELLA LOGISTICA (22/23 MARZO 2013) RILANCIAMO LA LOTTA PER SALARIO, DIRITTI, DEMOCRAZIA.

21 Marzo 2023
Campagne PubblicheLavoro DomesticoLavoro Povero

Padova- PRIMO INCONTRO CON LE LAVORATRICI DOMESTICHE

14 Febbraio 2023
Campagne PubblicheSociale

il 41/bis è TORTURA

12 Gennaio 2023
Campagne Pubbliche

APPELLO PER UNA MANIFESTAZIONE REGIONALE DI CONVERGENZA DELLE LOTTE PER VENERDI’ 2 DICEMBRE. CONCENTRAMENTO PIAZZALE STAZIONE PADOVA ORE 9,30

15 Novembre 2022

SEDE LEGALE

Viale Felice Cavallotti, 2
Padova
Email: info@adlcobas.org
Pec – sindacato@pec.adlcobas.org
  • Dichiarazione sulla Privacy (UE)
  • Disconoscimento
  • Cookie Policy (UE)

ADL COBAS ASSOCIAZIONE DIRITTI LAVORATORI - Webdesigner Fabio d'Alessandro

Gestisci Consenso Cookie
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
Bentornato!

Accedi con il tuo account

Lost your password?