COCA COLA.
Nogara.
Da 3 settimane è in corso uno scontro durissimo che vede , da una parte la multinazionale Coca Cola ed il consorzio Vega, i quali stanno tentando, con un ennesimo cambio di appalto, di eliminare 14 lavoratori iscritti ad Adl Cobas. A fronte della risposta molto determinata messa in campo dall’insieme dei lavoratori coinvolti nel cambio, che ha portato anche ad una occupazione del piazzale della Coca Cola ad opera dei lavoratori e delle loro famiglie, nella giornata del 29 marzo, Coca Cola schierava un plotone di guardioni che tentavano di impedire con un uso sproporzionato della forza (calci, pugni, uso di pistole elettriche) l’ingresso dei lavoratori e delle loro famiglie all’interno del piazzale. Nonostante le ferite riportate da alcuni lavoratori il piazzale veniva comunque occupato per ribadire ancora una volta che non si possono accettare discriminazioni nei confronti di lavoratori “colpevoli” di essersi organizzati con Adl Cobas e di avere rivendicato diritti, tra cui anche quello della “clausola sociale” che avrebbe impedito questa vera e propria azione di “pulizia sindacale”.
Siamo di fronte ad un atto ignobile che vede protagonisti una delle più importanti multinazionali, la Coca Cola, un’altra multinazionale Kuhene Nagel, due consorzi ed una cooperativa, che hanno studiato un piano di smantellamento di qualsiasi forma di resistenza sindacale.
ALCAR UNO/LEVONI. MODENA. Da novembre è in corso uno scontro durissimo a seguito di un ennesimo cambio di appalto che ha comportato il licenziamento di cinquantacinque lavoratori iscritti al Si Cobas a seguito di una vertenza che durava da due anni. Titolari delle aziende che lavorano le carni che arrivano dalla Spagna sono la famiglia Levoni che del settore della macellazione, nel modenese, rappresentano un importante centro di potere. E proprio per mantenere inalterata la possibilità di ricavare alti profitti dallo sfruttamento dei lavoratori che è stata attuata la scelta di escludere dal cambio di appalto questa cinquantina di lavoratori. Da novembre a questa parte, a fronte delle molteplici iniziative di lotta messe in atto, vi sono stati pesantissimi interventi repressivi da parte della polizia, consistiti in cariche selvagge e lancio di lacrimogeni ad altezza uomo. Non sono mancate inoltre gravissime provocazioni messe in atto contro dirigenti sindacali, in particolare contro Aldo Milani, per il quale veniva orchestrata una vergognosa montatura che lo ha portato in carcere e a doversi difendere dall’infamante accusa di Estorsione.
ABBIAMO ALLORA DECISO DI METTERE IN STRETTO COLLEGAMENTO LE DUE LOTTE UNENDOLE IN DUE GIORNI COMUNI DI MOBILITAZIONE .
COME SI COBAS SAREMO PERTANTO PRESENTI A NOGARA MERCOLEDI’ 5 APRILE E COME ADL COBAS SAREMO PRESENTI A MODENA GIOVEDI’ 6 PER FAR CAPIRE CHE LA REPRESSIONE NON PUO’ FERMARE LE LOTTE CONTRO LO SFRUTTAMENTO E L’ARROGANZA DI CHI VUOLE AVERE ALLE PROPRIE DIPENDENZE SOLO SCHIAVI
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-9ee3a0ef-7916-4de4-9264-1c573a82b72c.html