Gli ultimi due anni di pandemia, con il conseguente shock e la crisi delle economie, hanno estremizzato una situazione già ben presente nella nostra società.
La crisi ha colpito innanzitutto i soggetti secondo le linee discriminatorie di tipo razziale e di genere.
E’ noto come la perdita dei posti di lavoro abbia innanzitutto colpito le donne, sia a causa della loro precarietà, sia come portato del peso del lavoro di cura e di riproduzione ancora una volta scaricato sulle spalle delle donne che, ancor di più, sono state ricattate ed hanno perso qualsiasi forma di reddito.
In questi anni come ADL COBAS abbiamo sostenuto moltissime lotte delle lavoratrici, soprattutto nei settori del turismo e delle pulizie, due settori altamente precarizzati e con una stragrande maggioranza di donne (simbolo stesso della discriminazione di genere nel lavoro).
Lo scorso 1 novembre si è svolto un importante sciopero delle lavoratrici del Novotel di Mestre, per riaffermare la dignità di queste lavoratrici di fronte ai continui soprusi delle Società in appalto.
In questi settori esiste una precarietà estrema fatta di appalti e subappalti sempre al ribasso, lavori a chiamata, agenzie interinali, part time involontari, turni spezzati, uso surrettizio di Contratti Nazionali “pirata” (soprattutto quello delle Pulizie che prevede paghe da miseria, anche meno di 7 euro lordi all’ora), addirittura pagamento “a cottimo” come negli Hotel in cui moltissime cameriere sono pagate “a camera”.
Insomma la lotta contro la violenza sulle donne riguarda anche quella violenza permanente che viene fatta attraverso il lavoro ed il non lavoro, attraverso le condizioni capestro che impediscono una vita dignitosa ed indipendente.
Per questo aderiamo, promuoviamo e partecipiamo alla manifestazione nazionale indetta da Non Una di Meno per 27 novembre, perché non vogliamo passare il tempo a lamentarci, vogliamo organizzarci e lottare.
Per un reddito universale garantito di autodeterminazione
Per il salario per il lavoro di cura
Per i diritti civili e per i diritti sociali
Contro le discriminazioni
Reddito diritti dignità