Crediamo necessario, prima di affrontare il nuovo anno scolastico, fare il punto della situazione all’interno di Busitalia Veneto partendo ovviamente dai dati che emergono dalla relazione finanziaria relativa al 2023 pubblicata dall’azienda.
Quest’anno secondo Busitalia Veneto ci sono stati ricavi per 102.303 ml con un aumento del 17% rispetto al 2022 questo ha generato un utile netto di 2,7 ml di euro
Nel 2023 i dipendenti al 31/12/2023 sono 851 di cui 783 operatori d’esercizio, 54 impiegati, 9 quadri e 5 dirigenti.
Rispetto al 2022 abbiamo un incremento di solo 4 unità che vista la strutturale carenza di autisti evidenzia in maniera chiara come si continui a soffrire sul campo del personale.
Altro dato interessante è quello relativo al fatto che nel costo del personale rientrano anche 1,9 ml di ferie maturate e non godute con conseguente aumento di carichi di lavoro e stress.
Sempre dalla relazione finanziaria si evince che il 37% dei mezzi ha più di 15 anni e quindi non è certo nelle migliori condizioni per garantire un servizio di qualità, la prospettiva per rinnovare il parco mezzi si fonda sui contributi erogati dallo stato, che consentirà all’azienda di arrivare ad avere entro il 2024 56 bus elettrici più probabilmente altri 24 sempre nel 2024 gli altri mezzi sarebbero euro 6.
Risulta quindi evidente che come noi avevamo più volte evidenziato la situazione economica era molto meno grave di come era presentata e che il mantenimento di salari bassi, di taglio di servizi è servito solo a garantire all’azienda un recupero veloce della situazione creata dalla pandemia.
Quindi oggi a fronte di questi dati è inspiegabile la scelta aziendale di continuare sulla strada del premio ridotto, del non riconoscere per tutti le stesse indennità, del non incentivare i lavoratori con misure che aumentino la fidelizzazione così come avviene in altre aziende.
Riteniamo giunto il momento anche per Busitalia di riconoscere a tutti le stesse indennità, portare ad 8 euro anche indennità spezzati ed anche aumentare l’indennità domenicale di portare il buono pasto almeno ad 8
euro, di rivedere il premio di risultato sia in termini economici che normativi per ridare dignità a chi lavora tutti i giorni per garantire la qualità del servizio.