Non possiamo certo cantar vittoria, ma sembra proprio che questa volta si esca dall’immobilismo, sembra che per una volta i massimi dirigenti di Busitalia Nazionale e Veneto abbiano capito che il buono pasto a 4 euro è una miseria che non consente nemmeno di ipotizzare un ristoro decente.
Da parte nostra visto che lo andiamo predicando da sempre e che anche l’amministrazione di Padova e della Provincia avevano riconosciuto irrisorio questo ristoro, riteniamo che sia un piccolo passo avanti nel ridare dignità a tutti i lavoratori di questa azienda.
Purtroppo sembra che a livello economico questo sia l’unico incentivo che Busitalia è disponibile a ritoccare, mentre invece le questioni economiche da rivedere sono molte, dalle indennità da applicare ai neo assunti, fino al garantire un contratto integrativo anche dal punto di vista, economico che riconosca e premi l’impegno di tutti e le responsabilità di autista di autobus.
Dicevamo che se andrà in porto questo è solo un piccolo passo avanti merito dell’impegno di chi da sempre come noi lotta per ridare dignità a questa categoria, ma è appunto un piccolo passo rispetto alla voragine di diritti da colmare e garantire, iniziando dai turni di lavoro.
Sono arrivati, oltre al nuovo Amministratore Delegato, altri due dirigenti che dovrebbero (speriamo) contribuire a migliorare il servizio e gli orari di lavoro dei dipendenti, perché come andiamo anche in questo caso dichiarando da tempo, un lavoratore deve poter organizzare anche la propria vita familiare, deve poter sapere per tempo il proprio orario di lavoro, deve sapere che per guidare 6.30 ore al giorno non avrà stabilmente un impegno giornaliero che va dalle 10.30 ore per chi opera nell’urbano alle 14 ore per chi guida l’extraurbano.
Inoltre come abbiamo già detto e come stiamo predicando ormai da troppo tempo è necessario rivedere e ripensare anche la questione riposi, lo stress che comporta al giorno d’oggi guidare nelle città e non solo deve rientrare nella revisone della parte normativa legata a ferie e riposi così come abbiamo avuto modo di verificare avviene anche in altre città e in altre aziende di Trasporto Pubblico Locale.
Lo diciamo fin da ora non accetteremo l’ennesimo contratto integrativo al ribasso, non accetteremo che a pagare siano ancora una volta i lavoratori, all’aumento della dirigenza deve corrispondere un miglioramento del servizio e della qualità della vita dei lavoratori.
NON SONO SUFFICIENTI PICCOLI PASSI
BISOGNA ARRIVARE A MODIFICHE SOSTANZIALI