Oggi nella giornata dello sciopero nazionale del TPL indetto da quasi tutte le Organizzazioni Sindacali di base, come ADL Cobas abbiamo incontrato l’Assessore alla mobilità del Comune di Padova, un incontro che ancora una volta abbiamo voluto per presentare, a chi è tenutario del contratto di servizio, le nostre perplessità i nostri dubbi e le difficoltà che vivono i lavoratori e gli utenti.
Un incontro che ci ha permesso di sviscerare come dicevamo, carenze, difficoltà, mancanze e criticità, un incontro che ha cercato ancora una volta di fare chiarezza su carenze di organico, problemi di viabilità, accesso di burocrazia per comunicare con l’azienda, qualità del lavoro e qualità di servizio.
Andando per punti:
- Non è sicuramente una novità la carenza di personale che certamente non si può pensare di superare solo attraverso le accademy, visto che spesso le varie tornate non riescono nemmeno a coprire i pensionamenti e quindi non si riesce ad aumentare il numero degli autisti in forza a Busitalia.
- Difficoltà legate alla quantità di turni spezzati che spesso arrivano anche a quattro riprese che diventa veramente insostenibile e che non consente una organizzazione familiare decente.
- Problemi che si trascinano ormai da troppi anni su carenze stradali di pertinenza del Comune come un semaforo all’uscita in via Decorati al Valor Civile, o la fermata in rotonda in via Buonarroti che mettono a rischio di incidenti gli autisti.
- Inoltre visti i lavori dovuti per la costruzione delle linee del tram ripensare i tempi di percorrenza ci sembra assolutamente necessario
- La messa in disponibilità eccessiva da parte aziendale che non consente al lavoratore di organizzarsi la vita familiare.
- La necessità di riconoscere economicamente il valore ed il ruolo di chi ha più patenti D/ DE/ Tram, e di aumentare almeno il riconoscimento economico per chi lavora alla domenica.
- Sappiamo anche che bisognerebbe rivedere le varie indennità a partire dal buono pasto (oggi un panino in stazione costa 6 euro) per finire con il premio di risultato, ma questa è una strada che Busitalia fatica a percorrere.
Ovviamente questi sono solo una parte dei problemi che affliggono il TPL padovano che vanno ovviamente sommati ai problemi nazionali dovuti ad un contratto che anche questa volta non è riuscito a ridare dignità al lavoro degli autoferrotranvieri.
Crediamo però che se si riuscisse almeno ad iniziare a discutere e risolvere i punti sopra riportati potremmo pensare di fermare l’emorragia di autisti che colpisce questa azienda e potremmo pensare di garantire una migliore qualità del servizio
QUESTO SCIOPERO OLTRE CHE PER UN MIGLIOR CONTRATTO NAZIONALE
E’ STATO UNO SCIOPERO PER MIGLIORARE LA VITA DI TUTTE E TUTTI NOI