In Riviera Romagnola più del 10,5% di arrivi. Un dato accolto positivamente dall’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini che dice: “Questi primi sette mesi all’insegna di una notevole crescita dei flussi in Riviera, in termini di arrivi e di presenze sia nazionali che internazionali, sono frutto di una politica turistica fondata su strategie mirate a sostenere un’offerta nel suo complesso in grado di rispondere all’attuale domanda” (http://bit.ly/2vxJBeH).
Le strategie politiche mirate che, cita l’Assessore, sono anche quelle delle politiche del lavoro non solo di Marketing e promozione turistica.
La Riforma Fornero e il Jobs act, con il passare del tempo, stanno modificando ulteriormente il modello produttivo turistico di Rimini e della Costa Romagnola. Dalla riforma della disoccupazione (oggi Naspi) e sempre più un miraggio, all’ingresso delle agenzie di reclutamento e intermediazione nel reperire manodopera precaria, spesso senza casa e ipersfruttabile, dagli appalti e cessioni di rami d’azienda alle cooperative (oggi in un hotel con 7 dipendenti puoi trovare due cooperative diverse), dai voucher al nuovo contratto occasionale, tutto ci racconta di quanto siano peggiorate le condizioni di lavoro nel settore. Il dato degli arrivi turistici allora ci dice anche un’altra cosa, che la ricchezza c’è, che il denaro gira e sono sempre i più ricchi, le lobby turistiche ad arricchirsi e la politica cittadina è sempre più al loro servizio vedi modello Rimining.
La città come brand su cui speculare per produrre profitti e contenere/controllare i corpi e il lavoro sociale, mentre aumentano episodi di violenza e stupro sulle donne e le transessuali, le aggressioni razziste e xenofobe (ai danni di richiedenti asilo e sinti) e le gravi forme di sfruttamento lavorativo e abitativo.Questa situazione è inaccettabile va contrastata ad ogni livello soprattutto a partire dalla dignità del lavoro e dall’arroganza della controparte pseudo imprenditoriale e dei loro legali, pagati lautamente per servire il potere contro le persone. In questa stagione un raggio di luce viene da due donne e lavoratrici del turismo, Antonella e Maurizia, che non hanno avuto paura di metterci la faccia per denunciare questa grave situazione e le violenze e gli abusi che le donne (60% della manodopera nel settore) subiscono ogni giorno nelle aziende turistiche della zona romagnola. Anche questa è violenza.
#MaiSchiave #MaiSchiavi #NonUnaDiMeno
*nella foto la nostra partecipazione al Rimini Pride nello spezzone PRIDE OFF #DirittixTutti