Salario, pagamento degli straordinari, applicazione CCNL, diritti e dignità nel lavoro stagionale!
Il modello turistico riminese, quello che ancora in troppi continuano a considerare un modello economico e di sviluppo da esportare, continua imperterrito a produrre sfruttamento e lavoratori poveri. Imperterrito continua a costringere donne e uomini, lavoratrici e lavoratori a subire forme di grave sfruttamento lavorativo, costringendoli a lavorare tra le 10 e le 14 ore al giorno percependo una retribuzione oraria di 2/3 euro all’ora.
Quest’ultima estate abbiamo incontrato numerose lavoratrici e lavoratori, giovani tirocinanti, e continuiamo a farlo, che hanno denunciato sempre la solita situazione.
Quella che in troppi continuano a considerare la “normalità” del settore turistico e alberghiero.
Sabato 2 Novembre saremo in presidio davanti all’Hotel Ferretti Beach di Rimini, uno di quegli alberghi della Riviera Romagnola che dovrebbe essere tra le eccellenze, secondo qualcuno, e che invece come la stragrande maggioranza delle strutture ricettive del territorio fa dei Contratti Collettivi Nazionali carta straccia; non solo non riconosce fino in fondo il lavoro svolte da tutte e tutti coloro che portano avanti in realtà la struttura, ma si permette anche di non erogare quanto dovuto, come nel caso del lavoratore che stiamo seguendo da settimane. Lavoratore che è uno dei tanti studenti universitari costretti a lavori precari, spesso saltuari e mal retribuiti per mantenersi agli studi.
L’arroganza che ormai sappiamo essere propria di questi “datori di lavoro”, in questo caso porta il “signor” albergatore a non erogare le spettanze dovute per il mese di Settembre, usando questo come arma di ricatto per obbligare il lavoratore, che si trova peraltro in una situazione di difficoltà economica, ad accettare un tombale vergognoso dove si riconoscono soltanto i mancati giorni di riposo, svelando tra l’altro che il lavoratore non ha avuto alcuna pausa da Giugno a Settembre, periodo durante il quale ha svolto la sua mansione di aiuto cuoco per 10 ore al giorno, con circa 4 ore di straordinario al giorno non retribuito (si chiama LAVORO GRATUITO), ore che l’albergatore non vuole riconoscere.
Siamo a denunciare pubblicamente una situazione che diventa sempre più insopportabile, con ricatti continui da parte dell’albergatore e da chi lo rappresenta nel tentativo di conciliazione per cercare di risolvere il contenzioso.
Siamo davanti ad albergatori e consulenti che si sentono in diritto di fare e disfare a proprio piacimento della vita delle persone, che si permettono di tenere al cappio un lavoratore non dandogli nemmeno le spettanze dovute nonostante la presenza del titolo esecutivo, la busta paga.
Solidarietà con Luca e con tutte le persone che si ribellano allo sfruttamento e allo strapotere degli sfruttatori!
MAI SCHIAVI MAI SCHIAVE
ADL Cobas
tel 349 9745299 – adlcobas.rimini@gmail.com