GOOD NEWS#2: dopo il presidio al Tribunale di Forlì del 29 settembre, in occasione delle due udienze rispettivamente legate a due diverse querele, quella di Artoni e di Centrale Adriatica (Coop Adriatica), contro un ciclo di lotte degne che nello scorso autunno ha avuto la capacità di far emergere le condizioni di Lavoro Gravemente Sfruttato nel settore della Logistica a Pievesestina. Il Giudice Luisa Del Bianco del Tribunale di Forlì ha, infatti, archiviato definitivamente (e questo fa ben sperare anche per i decreti penali ancora pendenti per i quali ci sarà il dibattimento a febbraio 2017) entrambe le querele avanzate nei confronti di una quarantina di persone tra delegati ADL COBAS, lavoratori e solidali per i blocchi e le lotte degne contro Artoni e Aster Coop (Coop Adriatica) a Cesena.
Luigi Artoni, il firmatario di una delle due querele, non contento di aver espulso dal proprio magazzino 28 lavoratori, rei solo di aver lottato contro sistema di lavoro gravemente sfruttato basato su un modello produttivo schiavistico/illegale e nocivo alla salute, ha provato nuovamente a punire attraverso intimidazioni e dispositivi repressivi (con il beneplacito appoggio della DIGOS della Questura di Forlì che ha fornito veri e propri dossier su delegati sindacali e solidali) provando ad intimidire coloro che nell’autunno e inverno scorsi hanno dato vita ad un ciclo di mobilitazioni, scioperi e blocchi per rivendicare il legittimo diritto al lavoro – libero da ricatti e sfruttamento -, portandoci, insieme ad un altro “padroncino” della Logistica, Zoboli Marco di Centrale Adriatica, nuovamente in un aula di Tribunale per presunti reati quali violenza privata o resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti contestati si riferiscono a due importanti giornate di lotta nel corso dell’ottobre 2015, fra le quali lo Sciopero generale della Logistica dello scorso 30 ottobre.
Come già richiesto dalla Procura, il Gip ha disposto l’archiviazione per entrambi i procedimenti e quindi dichiarata decaduta qualsiasi accusa come avvenuto anche in occasione della precedente udienza del 5 maggio, sempre per un’altra querela di Luigi Artoni.
E’ una vittoria molto importante non solo per le realtà sindacali conflittuali, ma per tutte le realtà sociali autorganizzate che si organizzano e lottano contro un lavoro divenuto merce, contro un lavoro da schiavi e da schiave. Lo è per es. anche per i riders Foodora. E’ una vittoria molto importante perché queste archiviazioni danno piena legittimità alle pratiche di picchettaggio e blocco delle merci all’interno delle attività sindacali rientranti pienamente nell’esercizio del diritto di sciopero sancito dall’art. 40 della Costituzione e dalle varie applicazioni di esso in concreto attraverso gli orientamenti giurisprudenziali e normativi.
Questa è allora una vittoria anche di chi durante quelle pratiche è stato assassinato come Abd Elsalam.
Gettiamo allora, collettivamente, un granello importante in un meccanismo repressivo che però continua a muovere insistentemente i suoi ingranaggi nel territorio emiliano-romagnalo e in tutti i luoghi dove viene agito il conflitto per una vita degna, li dove potere, sfruttamento, confine si manifestano, laddove è evidentemente molto forte il legame tra grandi soggetti economici (e ’cooperativi’), istituzioni politiche e autorità poliziesche.
Continuiamo a camminare a testa alta e con una maggiore consapevolezza che nonostante le botte, gli spintoni, i tir che in più di un’occasione hanno rischiato di investirci, la bava dei crumiri, la puzza dei padroni, quello che abbiamo fatto era giusto ma siamo stati lasciati soli da chi avrebbe dovuto sostenere quelle vertenze ma è rimasto ostaggio di un legalitarismo che queste due archiviazioni mettono a tacere. Bloccare un cancello di un magazzino della logistica dove vi sono esseri umani che lavorano in funzione delle macchine, dove i diritti sono carta straccia è giusto!
Ci stiamo avvicinando a due date importanti e collegate, lo Sciopero del 21 ottobre e il referendum costituzionale del 4 dicembre. Noi non abbiamo dubbi, che forte e unito dobbiamo fare sentire il nostro NO sociale a questa riforma, a questo Governo, a questa Europa delle banche e dei confini. A breve pubblicheremo alcuni appuntamenti verso la giornata dello Sciopero.
Mai schiavi! Mai Schiave!
REDDITO DIRITTI DIGNITÀ
ADL Cobas ER – ex Lavoratori Ar