Ieri a Bologna è stata un’ulteriore giornata di lotta per i fattorini delle spese a domicilio.
Un folta delegazione di lavoratori e lavoratrici dell’ADL Cobas e solidali hanno supportato l’azione di protesta nei confronti delle aziende Sistemi Integrati e For Services – che gestiscono in appalto il servizio di consegna per PAM e CARREFOUR – che ha visto un picchettaggio completo del deposito dei mezzo aziendali, rimasti a motori spenti per più di mezza giornata.
Un’iniziativa che fa seguito a quelle messe in atto nelle scorse settimane presso vari punti vendita della città per ottenere il reintegro dei 6 licenziamenti, operati a luglio scorso ai danni di tutti gli iscritti ad ADL Cobas.
Il provvedimento disciplinare era stato emesso da Sistemi Integrati, datore di lavoro formale e ultimo anello della catena di appalto lungo la quale si sviluppa il servizio di consegna. Questa società fornisce infatti la sola manodopera all’azienda milanese For
Services srl, vera titolare dell’appalto e che a sua volta gestisce, per conto di Carrefour e PAM, la logistica delle consegne, indirizzando quotidianamente e direttamente i fattorini dai punti vendita alle abitazioni dei clienti.
E’ nelle pieghe di questa filieria che si nascondo condizioni di irregolarità contrattuale e ricattabilità se non di vero e proprio sfruttamento contro le quali i lavoratori iscritti ad ADL Cobas hanno iniziato a lottare dal 2016, ottenendo in una prima fase miglioramenti delle condizioni lavorative e contrattuali e sull’organizzazione del lavoro (vedi qui).
Le relazioni sindacali però si sono bruscamente interrotte prima dell’estate scorsa, rendendo necessaria l’iniziativa dimostrativa messa in campo lo scorso 4 luglio con uno sciopero di sole tre ore.
Per tutta risposta l’azienda ha pensato bene di sospendere prima 5 e poi anche il sesto iscritto, utilizzando in maniera pretestuosa (e in alcuni casi del tutto falsa) il fatto che i furgoni degli scioperanti fossero rimasti parcheggiati nei pressi del presidio sindacale.
La verità è che le aziende hanno visto un’occasione per liberarsi di un gruppo di lavoratori organizzati e di un sindacato che vigila sul rispetto dei diritti e delle condizioni di lavoro dignitose. Così facendo ha anche voluto mandare un messaggio agli altri fattorini, in posizione di maggiore debolezza a causa di contratti precari: in questo settore non è tollerato sindacalizzarsi e scioperare, altrimenti sei fuori!
La natura ritorsiva e antisindacale dei licenziamenti è stata sin da subito del tutto evidente e per questo rappresenta un fatto intollerabile, nei confronti dei diretti interessati ma non solo.
Ecco perché, a fronte della chiusura al dialogo, con l’iniziativa di ieri s’è deciso di alzare il tiro della mobilitazione, portandola ad un livello di conflittualità che hanno dovuto pagare a caro prezzo.
Il blocco di ieri ha mandato letteralmente in tilt i servizi di consegna per gli oltre 25 punti vendita cittadini: il servizio di prenotazione online “Clicca&ritira” di Carrefour risultava indisponibile su Bologna già dall’ora di pranzo e allo stesso modo gli store PAM sospendevano completamente il servizio per l’intera giornata. Un danno notevole, con decine e decine di consegne inevase o rifiutate, considerando anche il fatto che il mercoledì è il giorno di punta data la promozione settimanale che consente di pagare la consegna al prezzo simbolico di 1 €. La giornata di mobilitazione s’è poi conclusa con uno speakeraggio dentro il vicino ipermarket PAM Corticella dove s’è riscontrata ancora una volta ampia solidarietà da parte dei clienti e soprattutto tra gli addetti.
La determinazione di chi ieri ha praticato il blocco delle consegne, se da una parte ha registato ancora una volta chiusura da parte aziendale, ha visto però l’interessamento da parte istituzionale ed in particolare della Prefettura, alla quale come sindacato abbiamo rivolto la richiesta di aprire una confronto ad hoc.
Nella giornata odierna è stato dato un primo riscontro positivo in questo senso. Ora ci auspichiamo ragionevolmente che venga a breve convocato un incontro per i prossimi giorni. Consapevoli che solo la lotta paga!
Reintegro subito per i sei fattorini. Mai più consegne senza diritti!