Il 5 settembre si è svolto un presidio all’hotel Universal, appena iniziato il presidio e il volantinaggio gli albergatori ed alcune persone presenti nella struttura hanno aggredito verbalmente Elena occupata dal 9 giugno all’interno della albergo e gli attivisti sindacali con tanto di saluti romani e minacce di denunce mentre si svolgeva un normale presidio su suolo pubblico. Che la paura passi dall’altra parte, dalla parte di chi come molti “imprenditori de turismo” agisce nell’illegalità attraverso evasione contributiva e fiscale, attraverso il mancato pagamento degli straordinari e comportamenti antisindacali.
Come è possibile vedere nel video questa è stata l’accoglienza del presidio/volantinaggio sindacale per Elena all’hotel Universal: saluti romani e minacce.
Nonostante queste tensioni il presidio è proseguito per due ore e sono state tante le persone che hanno dato la loro solidarietà e dimostrato umanità nei confronti di Elena, consapevoli della situazione di sfruttamento che caratterizza tutto il settore economico del turismo.
#MaiSchiavi #MaiSchiave #DirittiNelTurismo
Di seguito il volantino distribuito che spiega la storia e la vicenda:
Nell’estate 2018 attraverso i controlli mirati della Guardia di Finanza e dell’Ispettorato del lavoro abbiamo avuto l’ennesima conferma della situazione di grave illegalità in cui versano più della metà dei lavoratori e delle lavoratrici stagionali occupati nella Riviera Romagnola.
Oramai da anni come ADL Cobas denunciamo questa situazione sempre più insostenibile che vede lavoratori e lavoratrici stagionali di tutte le provenienze, in particolare donne dell’Est Europa e quest’anno anche i richiedenti asilo, costretti ad accettare condizioni di lavoro indegne proposte dai titolari delle aziende turistiche che attraverso il ricatto della povertà e della mancanza di un alloggio, costringono lavoratrici e lavoratori a subire il grave sfruttamento lavorativo, una pratica talmente diffusa da essere diventata, appunto, la condizione “normale” per chiunque voglia lavorare in Riviera e nella nostra Provincia.
Persone che lavorano per 12/13 ore al giorno, senza giorno libero per una paga “forfettaria” di 1.000, 1.1100 euro (quando va bene), assunte part-time o completamente in nero, con mansioni che nella quasi totalità delle volte non rispettano e non rispecchiano quelle che poi sono realmente le richieste degli albergatori, o per meglio dire dei padroni, che a tutti gli effetti schiavizzano le lavoratrici e i lavoratori.
È il caso anche di Elena, lavoratrice moldava con una pluridecennale esperienza come cameriera di sala, che negli anni ha frequentato corsi di alta formazione e qualifica rispetto ad una mansione, quella di cameriera in sala, che Elena ama molto perché la mette a stretto contatto con i turisti e che ha sempre svolto con dedizione e serietà anche all’hotel Universal di Bellaria dove sta lavorando questa stagione estiva.
Elena si è rivolta alla nostra O.S. dopo più di due mesi di lavoro sfruttato, denunciando oltre alle 7 ore di straordinario giornaliero non retribuito e il mancato giorno libero, la totale assenza di organizzazione rispetto al servizio in sala e il rispetto nei suoi confronti. Elena si è ammalata durante la stagione, nessuno si è preoccupata delle sue condizioni di salute, anzi è stata pure rimproverata di essersi assentata dopo che la guardia medica le aveva dato 3 giorni di malattia.
Nel turismo la malattia non è mai consentita e riconosciuta, “se vuoi lavorare, devi lavorare sempre, nessuna malattia, nessun giorno libero”, questo si sentono ripetere i circa 35 mila lavoratori e lavoratrici stagionali occupati nella nostra Provincia.
Elena ha così deciso di promuovere una vertenza sindacale contro il proprietario dell’Hotel Universal di Bellaria per vedersi riconosciute le differenze retributive che ha maturato dall’inizio del lavoro, il 9 giugno, e i suoi diritti.
In data 3 settembre 2018 abbiamo inviato ai titolari dell’albergo, una lettera con richiesta di incontro e per tutta risposta l’albergatore voleva obbligare Elena a firmare il licenziamento per “una improvvisa cancellazione di prenotazioni e quindi ad un inusuale calo di presenze” nonostante l’albergo sia attualmente pieno e non vi sia stata nessuna riduzione di presenza. Alla lavoratrice inoltre è stato anche intimato di lasciare immediatamente l’alloggio messo a disposizione durante la stagione estiva. Questo a nostro avviso oltre ad essere un comportamento gravissimo e illecito denota anche una condotta antisindacale da parte dell’albergatore del tutto inaccettabile e che abbiamo denunciato alle istituzioni preposte.
Per queste ragioni convochiamo per domani, Mercoledì 5 Settembre alle ore 14.30 un presidio informativo in via Alfredo Panzini (angolo via Asiago) a Bellaria dove ha sede l’hotel Universal.
Ci auspichiamo che il monitoraggio e i controlli delle Istituzioni preposte proseguano, e soprattutto ricordiamo a tutte le lavoratrici e i lavoratori che sono costretti allo sfruttamento che a questo si può e si deve reagire come ha fatto Elena e come ha fatto Jeff, facendo rispettare i propri diritti e la propria dignità. Ricordiamo a tutte e tutti che come ADL Cobas Rimini è attivo lo Sportello diritti per tutti e il numero telefonico 349 9745299 tramite il quale contattarci per denunciare le condizioni di sfruttamento alle quali si è costretti.
ADL COBAS – ASSOCIAZIONE DIRITTI LAVORATORI/ LAVORATRICI
— –
www.adlcobas.it