Dopo la strage di Brandizzo, l’ennesima devastante “spoon river” operaia, continuano le fermate, le assemblee e le mobilitazioni nei magazzini e nelle aziende dove siamo presenti. Chiediamo forti investimenti nella sicurezza e nella formazione dei lavoratori e delle lavoratrici, denunciamo l’intensificazione dei ritmi di lavoro e la logica degli appalti che oltre a peggiorare le condizioni di impiego aumenta i rischi connessi al necessario coordinamento tra i vari livelli della filiera. Chiediamo più risorse e personale per ITL e Spisal che non sono ad oggi in grado di garantire un capillare e costante controllo delle condizioni di lavoro.
WORKERS LIVES MATTER!
















