Nel maggio del 2020, 11 lavoratori pachistani, impiegati nel colosso del campo editoriale con sede a Trebaseleghe (PD), vennero sequestrati, picchiati, spogliati di ogni bene e abbandonati nei paesi vicini legati e imbavagliati. Il ritrovamento di una delle vittime fece scattare le indagini che hanno portato nei giorni scorsi all’arresto di diverse persone, tra cui 2 manager dell’azienda. La verità emersa racconta una feroce storia di schiavitù: 12 ore al giorno di lavoro, pausa pranzo di 15 minuti, paga di 4 euro e 50 centesimi all’ora. I lavoratori erano costretti a vivere ammassati in due case fatiscenti, in cui di fatto erano prigionieri, e pagare 200 euro d’affitto. Chi si ribellava veniva rapito, seviziato e derubato dagli aguzzini della cooperativa BM Service di Lavis (TN) che forniva questo tipo di manodopera a Grafica Veneta. Il procuratore di Padova Antonino Cappelleri ha dichiarato: “Qui non c’è soltanto la vicenda del caporalato, che viene posta in essere in maniera molto cinica da datori di lavoro pachistani che offrono manodopera e determinati servizi ad aziende italiane, ma anche la compartecipazione di quest’ultime a livello organizzativo, in quanto acquistano il servizio con consapevolezza e soprattutto palese corresponsabilità”. Grafica Veneta non versa in difficoltà economiche. Il 2020 infatti si è chiuso per l’azienda con ricavi saliti da 61 milioni del 2019 a oltre 137. Ora sostiene di essere all’oscuro di quanto accadeva, ma mantiene un comportamento inaccettabile nei confronti dei lavoratori coinvolti, offrendo contratti di 4 mesi. Un ricatto vero e proprio che obbliga le vittime a non denunciare altrimenti il contratto non viene rinnovato, negando così la possibilità di ottenere il permesso di soggiorno. In questi giorni alcuni esponenti del mondo della cultura e dell’editoria hanno espresso sdegno per quanto rivelato dall’inchiesta. Ma non basta. Editori, scrittori, librai e … lettori devono schierarsi a a fianco di questi lavoratori e sostenere le loro rivendicazioni: contratto a tempo indeterminato per tutti, pagamento in surroga degli stipendi arretrati, tutele per i documenti e per la casa.
Le adesioni all’appello per i lavoratori di Grafica Veneta vanno indirizzate a:
info@adlcobas.org
Prime adesioni (in aggiornamento)
Massimo Carlotto
Gianfranco Bettin
Sandrone Danzieri
Carlo Lucarelli
Daniele Vicari
Alberto Prunetti
Licia Troisi
Claudio Calia
Zero Calcare
Isidoro Meli
Graziano Barbaro
Mattia Ferri
Paolo Castaldi
Marta Fana
Roberto Ciccarelli
Danilo Villani
Brunella Sermoneta
Santi Enrico
Roberta De Toni
Antonio Maccioni
Loredana Liperini
Fandango Libri
Coconino Press
BeccoGiallo Edizioni
Marco Lupo
Bruno Arpaia
Pablo De Leo
Simone Morandini
Giuseppe Piacentino
Stefania Maurizi
Labnormal
Circolo Alex Langer
Gabriele Giraudo
Vittoria Negro
Arabella Benetti
Alessandro Diana
Luigi Calesso
Fabio Brinchi Giusti
Stefano Liberti
Luigina Perosa
Daniele Contardo
Rita Bedana
Redacta
Giulia Lorenzoni
Giuliano Claudio Proietti
Fabrizio Tomaselli
Antonietta Pastore
Alessandro De Roma
Paolo Primavera
Alice Rifelli
Edicola Edizioni
Carla Palmieri
Edizioni Sur
Zed Miscea
Marta Barone
Raffaella Voi
Fabrizio Iacona
Anna Mioni
AC2 Literary Agency
Gabriele Rosso
Paolo Butturini
Sergio Frigo
Michele Buonomo
Lorenzo Mazzucato
Marco Lupo
Lorenzo Costantini
Carlo Ridolfi
Pier Luigi Fantelli
Daniele Barbieri
Maria Cosentino
Carlo Greppi
Edizioni Allegre
Amalia Navoni
Gianpiero Grulla
Carla Dentella
Liliana e Giuseppe Lastella
Marina Salvadori
Paolo Grulla
Alessandra Ceresa
Maria Teresa Rigamonti
Rosanna Garavaglia
Alberto Risi
Gabriella Montalto
Graziella Osellame
Raffaella Noseda
Cristina Huppleger
Antonello Mangano
Libreria italiana “le nuvole” di Barcellona
Libreria popolare di via Tadino
Associazione MeFu – Mestieri del Fumetto
Arianna Pellegrini
Stefania Forlani
Anna Colafiglio
Silvia Cavenaghi
Francesco Bufali
Sandra Tavagnacco
Giovanni Trimeri
Casa Editrice Capovolte