Nella giornata odierna in moltissime città si sono incrociati gli scioperi dei lavoratori del trasporto pubblico, privato e della logistica. Da Milano a Torino, Firenze, Brescia, Roma, Palermo, Venezia, Padova, Treviso, Mantova, Piacenza, Napoli, Ancona, Verona, Bergamo, Prato, Genova, Lucca, Vicenza, gli scioperi nel settore strategico della logistica che rivendicano un rinnovo del contratto si sono intrecciati con gli scioperi del trasporto ‘pubblico che in alcune situazioni hanno raggiunto percentuali di partecipazione molto elevate. Con Firenze,Venezia, Palermo, Roma che hanno raggiunto quote di adesione pressoché totali, tanto da scatenare le ire di Renzi, e di Gubitosi,(il Commissario per l’Alitalia) ma anche della Cisl, tramite la segretaria Furlan, i quali si sono scagliati contro questi scioperi considerati irresponsabili. La lotta vuol dire che ha lasciato il segno se questi signori debbono parlarne. La solita litania recitata da chi ha
contribuito a devastare il servizio del trasporto pubblico procedendo a colpi di privatizzazioni e di tagli ai salari dei lavoratori.
Questo allora il dato di novità di questo sciopero che sul fronte del trasporto privato e della logistica ha avuto una grande partecipazione allo sciopero, sia nelle realtà dei corrieri che della Grande Distribuzione. Non è mancata la provocazione poliziesca a Modena davanti all’Alcar uno dove la polizia, di fronte ad una nutrita presenza di lavoratori in sciopero, ha più volte fatto uso di lacrimogeni per l’ennesima volta paralizzando l’intera cittadina. Anche alla GLS Enterprise di Verona presenza della polizia- chiamata dall’appaltatore Youlog che da anni usa tutti mezzi possibili- dalle minacce ai lavoratori, alle denunce, al ricorso a crumiri- per tentare di fermare l’adesione ad ADL Cobas e agli scioperi. Tentativo fallito, allorchè il presidio composto da lavoratori di molti magazzini – GLS Hub- TNT –BRT- VGI – ha di fatto bloccato l’attività nonstante la violenza dei crumiri, un padroncino che ha tentato di forzare il presidio, ferendo un lavoratore.
Pressochè paralizzati i corrieri, da TNT, a BRT, SDA, GLS, ma significativi scioperi ci sono stati dalla GEOX di Treviso, alla Toncar di Muggiò, alla Xpo di Stradella, tra i lavoratori del porto di Napoli.
Cortei e manifestazioni si sono succeduti da Padova, dove dalle 8 del mattino un lungo serpentone di auto ha attraversato le vie della logistica arrivando fino in centro alla Prefetura, o a Mantova dove un corteo di 500 persone ha attraversato le vie della città per denunciare la situazione venutasi a creare alla Composad di Viadana, dove si sta cercando di usare il cambio di appalto per eliminare la presenza dei Cobas all’interno di questo importante magazzino.
Le parole d’ordine che hanno attraversato le infinite iniziative sono state soprattutto quelle di rivendicare un rinnovo del CCNL che tenga in considerazione la piattaforma di lotta presentata come Si Cobas e Adl Cobas, la necessità di continuare la battaglia contro il Jobs Act, contro ogni forma di precarietà e contro la reintroduzione dei voucher.
Ma il messaggio più importante che oggi è stato lanciato è quello che è possibile unificare percorsi di lotta diversi, che è possibile trovare momenti ricompositivi di classe. Oggi, a fronte del tentativo di cancellare ogni diritto acquisito e a quello di cancellare il conflitto, usando ogni forma di repressione, usando la triplice sindacale come strumento di provocazione e di divisione dei lavoratori, l’essere riusciti nell’impresa di costruire una giornata comune di lotta è un dato politico. Si è ricomposto un arco di forze sindacali e sociali e finalmente diverse sigle del sindacalismo conflittuale (Slai Cobas, USI, CUB e SGB) si sono rivolte a tutti i lavoratori per rappresentare non solo il malessere che provano ma cercato di dare una risposta, con la lotta, alle problematiche imposte dalla crisi e dalle politiche borghesi. Una parte importante dei lavoratori ha partecipato a questo sciopero e a questa mobilitazione consapevole del fatto che non si è trattato di una semplice sommatoria, ma di un fatto politico di grande importanza anche per le future iniziative di lotta di risposta all’attacco capitalistico in atto.
Una grande giornata che prepara prossime iniziative di allargamento della lotta ad altri settori sociali.