Grande adesione allo sciopero nazionale della logistica nel magazzino Maxi Di ad Alessandria

Grande adesione allo sciopero nazionale della logistica nel magazzino Maxi Di ad Alessandria

Nella giornata dello sciopero nazionale della logistica ad Alessandria vi è stata una grandissima adesione nel magazzino Maxi Di di Spinetta Marengo. Nel più grande magazzino della grande distribuzione organizzata della città oltre il 90% dei lavoratori e delle lavoratrici hanno deciso di incrociare le braccia con ADL Cobas e dalle ore 5,30 del mattino molte lavoratrici e lavoratori hanno presidiato l’ingresso del loro posto di lavoro nonostante la pioggia battente.

E’ il primo sciopero nella storia del magazzino reso possibile dalla determinazione dei lavoratori e delle lavoratrici che nei mesi scorsi hanno deciso di abbandonare in massa la CGIL e di aderire alla nostra organizzazione sindacale.

Lo sciopero è stato indetto per pretendere il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto da dicembre dello scorso anno e rispetto a cui ogni trattativa viene rimandata usando come pretesto l’emergenza Covid. Un paradosso insopportabile considerato che i lavoratori e le lavoratrici della logistica non si sono mai fermati nemmeno durante il lock down e che nulla gli è stato riconosciuto per aver lavorato nei momenti più critici della crisi sanitaria.

Con oggi si apre un autunno di lotte per rivendicare reddito, diritti e dignità per tutte le lavoratrici e i lavoratori.
Tutti insieme senza paura, tutti insieme facciamo paura!

I punti salienti della piattaforma COBAS per il rinnovo del contratto:

1. TITOLARITÀ DEI COBAS NELLA CONTRATTAZIONE NAZIONALE;

2. CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA ANCHE PER IL PERSONALE VIAGGIANTE;

3. SUPERAMENTO DEFINITIVO DELLA FIGURA DEL SOCIO LAVORATORE;

4. ESTENSIONE DI TUTTI GLI ASPETTI MIGLIORATIVI GIÀ CONQUISTATI IN TNT, BRT, GLS, SDA, ECC. ALL’INTERO COMPARTO DELLA LOGISTICA;

5. SALVAGUARDIA DELLA SALUTE: creazione di effettive condizioni di sicurezza per la salute e istituzione di una nuova forma assicurativa che garantisca al lavoratore non più idoneo a svolgere la mansione di facchino un reddito dignitoso per vivere;

6. ORARIO DI LAVORO: avviare un percorso di progressiva riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Aumentare la maggiorazione per il lavoro notturno;

7. ADEGUAMENTI SALARIALI IN GRADO DI INCIDERE SUL
MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI VITA, PROLUNGAMENTO DEGLI SCATTI DI ANZIANITÀ OLTRE I 5 E SOSTANZIALE INDENNITÀ DI VACANZA CONTRATTUALE;

8. ART. 18 E AMMORTIZZATORI SOCIALI: RIPRISTINO DELL’ART. 18 E AUMENTO DI TUTTE LE FORME DI TUTELA IN CASO DI RIDUZIONE O ASSENZA DI LAVORO, CHE NON POSSONO ESSERE AL DI SOTTO DEI 1000 € AL MESE;

9. PERSONALE VIAGGIANTE: IL TEMPO DI IMPIEGO DEVE DIVENTARE TEMPO DI LAVORO, CANCELLARE L’IDEA CHE POSSA ESISTERE DISCONTINUITÀ E LIMITARE L’ATTIVITÀ DELL’AUTISTA AL SUO EFFETTIVO COMPITO.