Domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025 si terranno 5 referendum abrogativi, che hanno come oggetto le modifiche alla legge sull’acquisizione della cittadinanza italiana per i/le migranti residenti in Italia da oltre 5 anni e l’abrogazione di alcune norme in tema di lavoro, tre delle quali originariamente introdotte dal Jobs Act.
Da sempre ci battiamo contro le politiche migratorie che da trent’anni inchiodano le persone migranti in una condizione di precarietà e le espongono allo sfruttamento e ad un accesso differenziale a fondamentali diritti sociali, civili e politici, così come ci siamo sempre mobilitati contro lo smantellamento delle tutele dei lavoratori e delle lavoratrici nei luoghi di lavoro, contro il sistema degli appalti che produce insicurezza, precarietà e bassi salari.
Contro il Jobs Act siamo scesi in piazza e abbiamo organizzato scioperi insieme a tanti e tante nostre iscritte che sono presenti in Italia da moltissimi anni ma non sono ancora riusciti ad ottenere la cittadinanza.
Per questo come ADL COBAS voteremo “SI” ai 5 quesiti referendari perché ripropongono alcuni principi, minimali, ma fondamentali, di civiltà giuridica e solidarietà sociale, sui quali, per noi, è impossibile non essere d’accordo. E questo nonostante abbiamo ritenuto politicamente sbagliata la scelta di promuovere, in questa fase e su questi temi un referendum.
Ora però è il tempo di portare le persone al voto, e quindi invitiamo tutti gli iscritti e le iscritte a votare e a promuovere il referendum i tutti i luoghi di lavoro!
Qui sotto una sintesi dei 5 quesiti referendari:
1) I LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI SONO ILLEGGITTIMI: reintegro sempre nel caso in cui la/il giudice dichiari ingiusta e infondata l’interruzione del rapporto nelle imprese con più di 15 dipendenti
2) PIU’ TUTELE CONTRO I LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI NELLE PICCOLO IMPRESE: abroghiamo il limite delle 6 mensilità in caso di licenziamento illegittimo
3) CONTRO IL PRECARIATO: ripristiniamo l’obbligo di inserire le causali nei contratti a tempo determinato
4) PIÙ SICUREZZA SUL LAVORO A PARTIRE DAGLI APPALTI: modifichiamo le norme attuali, che impediscono in caso di infortunio negli appalti di estendere la responsabilità all’impresa appaltante
5) LA CITTADINANZA NON E’ PRIVILEGIO: riduciamo da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter fare domanda di cittadinanza italiana, che una volta ottenuta sarebbe trasmessa ai figli e alle figlie minorenni.