Come ADL COBAS avevamo già avuto modo di prendere posizione sulle modalità di USB di intervenire nel settore della logistica e speravamo che ci fosse un qualche ripensamento autocritico che inducesse questa O.S. a rivedere tali modalità che hanno prodotto per la prima volta nella storia del cosiddetto “sindacalismo di
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Lotta di classe o lotta di bottega? A proposito del pesante contrasto tra i lavoratori del Si Cobas e Usb a Piacenza
Crediamo sia importante provare a sviluppare qualche ragionamento in merito a quello che sta succedendo a Piacenza in particolar modo nel magazzino GLS , su quello che è successo nel magazzino Leroy Merlin e gli strascichi riprodottisi anche in altri contesti. Crediamo sia necessario provare a riflettere in profondità sulla
Rilanciare le lotte fuori da ogni ambiguità, in continuità con le grandi conquiste ottenute in questi anni, per rendere omaggio al sacrificio di una vita che è stata brutalmente stroncata mentre stava lottando per garantire diritti ad altri lavoratori precari
Quando un/a operaio/a muore ammazzato, la reazione deve essere una sola: denuncia, mobilitazione, intensificazione della lotta contro lo sfruttamento e il suo sistema. Divisioni e polemiche nelle fila del movimento operaio e sindacale conflittuale, soprattutto se sono non reali e motivate dal solo scopo di far valere la propria sigla,
Morire sul lavoro o mentre si lotta sul posto di lavoro non è mai una tragica fatalità.
La morte di *Abd Elsalam Ahmed Eldanf, lavoratore egiziano di 53 anni padre di 5 figli, in servizio presso il centro di smistamento della GLS di Piacenza, ci riempie di tristezza e di rabbia.* *Quando si muore in questo modo, schiacciato da un TIR in movimento, le fatalità non esistono.